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Ignorante è semplicemente colui che ignora. E non è un'offesa.
Il tipo di ignoranza classico è quello più diffuso: semplicemente non si consce un argomento. Io di musica ad esempio, o di arte, non conosco niente. Mi piacciono, ma sono veramente un ignorante. Non è un'offesa, e non ho mai voluto approfondire. Mi sta bene cosi. Grave sarebbe se salissi in cattedra con sproloqui su Mozart (questo sarebbe il ben noto effetto Dunning-Kruger, una distorsione cognitiva, purtroppo diffusissima nel nostro campo, che porta persone ignoranti in un campo a sovrastimare la propria preparazione giudicandola superiore alla media.). Se al BJ un ragazzo pensa che aprire due 5 sia la scelta giusta, è un ignorante (ovvio che con i soldi suoi fa quello che preferisce).
Esiste poi l'ignoranza della generalizzazione impropria, legata anche ad una mancanza di esperienza specifica oltre ad una mancanza di cultura. Molti anni fa ero fuori per "lavoro" (roulette, ma zoppicavo ancora) e la mia donna (secondo lei le auto necessitano solo di benzina) riscontrò un problema alla sua vettura. Il meccanico sotto casa le fece "la diagnosi": antieconomico ripararla, auto da gettare. E lei avrebbe fatto proprio cosi, se non le avessi detto di aspettarmi. Quando tornai la portai da un altro meccanico, diagnosi differente, lavoro eseguito con 4 soldi. Lei, anche se possiede una splendida macchina recente, ha ancora la stessa macchina, marciante perfettamente, e la usa più spesso della nuova; ora è d'Epoca.
Esiste infine l'ignoranza relativa. Tornando al BJ, rispetto al ragazzo di cui parlavo in apertura, io sono una cima ma, comparato con FM o con Domenico Vallesurda, non posso che definirmi, ed essere definito, ignorante.
Parlando del settore in cui sono (con notevole distacco) la persona più competente che conosco, e conosco molte persone che si dedicano (ci sarà senz'altro qualcuno più competente al mondo, semplicemente io non lo conosco), provo per l'ennesima ed ultima volta a fare chiarezza (non ho scritto ad esprimere opinioni, ho scritto a fare chiarezza): il confronto con i competenti mi stimola, quello con gli ignoranti e i presuntuosi mi annoia (oltre ad essere inutile).
Una volta che la boule è stata lanciata si esce dal discorso casualità e si entra in quello causalità. Causa ed effetto. Differenti lanci portano a differenti effetti: settori con diverse probabilità di sortita. Negli anni 60 Thorp effettuò studi volti a dimostrare quanto detto. E altri scienziati e esperti hanno prodotto altro materiale che dimostra inequivocabilmente quanto detto. Da allora è stato la solita guerra infinita fra guardie e ladri. Roulette sempre meno prevedibili, palline più leggere, impiegati più attenti etc., loro, le guardie. Tecniche di previsioni sempre più avanzate, correzione automatica di errori, calibramento automatico e continuo etc. noi, "i ladri" (in senso lato, non facciamo niente di illegale). Alcune stati ne hanno reso penale l'utilizzo, un costruttore di roulette ha inserito i RRS per modificare casualmente la velocita del rotore. E noi abbiamo preso le nostre contromisure. Una guerra infinita, con investimenti molto importanti da ambo il lati (specie dal lato delle guardie), per qualcosa che nella mente ingenua di qualcuno non esiste??? Bha!
Con le tecniche di oggi, e una roulette di diversi anni fa sarebbe come sparare sulla croce rossa (lo posso dimostrare). Oggi è più complesso ma ancora ampiamente fattibile sulla grande maggior parte delle roulette esistenti. Pensare che la predizione fisica strumentale non funzioni significa definitivamente essere ignoranti (e va bene ma, si rischia di cadere nel Dunning-Kruger).
Il caso del Ritz fu clamoroso ma in America, Australia, Europa, Africa e Asia ci sono stati decine di casi scoperti senza clamore e moltissimi più casi non scoperti. Qualsiasi addetto ai lavori potrà confermare.
Quello che è vero è che su 10 venditori, 9 vendono il fumo. Il venditore citato da MM non è l'1
Saluti
Edited by roulettecomputer - 23/3/2024, 15:53
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