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Buon giorno,
leggo con piacere che molti hanno cercato di vincere a pb con sistemi validi, vecchi e nuovi.
Metodi su ritardi di figure, da 2 colpi o tre e altre.
Non portano da nessuna parte e delle vincite ci saranno poi arrivano le compensazioni di perdite.
Il grande E. Sadia ha dato tutte le procedure e informazioni per ottenere vincite con scarti irrisori a massa pari.
Certo che bisogna impegnarsi a studiare e capire il 5 cicli fondamentali espressi nel suo testo.
Molti hanno detto che non ci sono colpi vincenti sicuri ed è vero ma seguendo la sua filosofia del gioco e mettendo insieme i 5 cicli, nessuno escluso troviamo la strada per giocare e avere perdite a livelli inferiori a 4 pezzi e vincite in percentuale che si aggira al 70%.
Come si deve procedere per ottenere questi risultati:
Comprendere il 1° ciclo che sembra il più stupido ma tutto parte da qui.
Il secondo ciclo che analizza i gruppi pari e dispari giocati separatamente-
Il terzo ciclo in maniera condivisa.
Il quarto ciclo è l'introduzione per il 5° ciclo
Il 5° ciclo ha le basi per procedere e recuperare le perdite.
Le posizioni della permanenza e la colonna segnaletica fanno vedere come le perdite vengono recuperate
Si bisogna impegnarsi molto ma poi ci sono i risultati.
Non è tutto facile ma perseverare con le prove darà molte soddisfazioni.
Non mi aspetto grande seguito ma dico di provare.
Le critiche costruttive sono benvenute.
No perdete tempo per critiche offensive.
Saluti
Max-pb
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Si vero, Sadia mi ha sempre incuriosito, però nn capisco come mai lui spiegava sulle chance mentre nei casinò giocava i pieni!!!!
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Che questi risultati non possono esistere neanche nei film a luce rosse più estremi, lo capirebbe anche uno che nei casino non ci passa neanche per fuori.
Una domanda, tu (pensi di) raggiungi questi risultati? O è solo un target?
Se si ne parliamo venerdì, sicuramente sarai a Montecarlo a fare il torneo e a giocare da 30k a colpo come me (nel senso che faccio il torneo, non nel senso che gioco 30k a colpo). Se no, sentiti libero di seguire sogni irrealizzabili, non devo darti io il permesso, ma cerca di rispettare gli utenti ti non scrivendo cxxxx.grazie
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Chiudiamo una buona volta e per sempre il discorso su Sadia.
Ultimamente ho rintracciato i famosi quaderni segreti, li ho letti, interpretati e ... archiviati nella mia biblioteca.
A mio parere i famosi 5 cicli non sono altro che un prologo (alquanto inutile) al gioco sulle dozzine praticato dallo stesso Sadia (non ho mai saputo che giocasse i pieni e secondo me non li giocava).
Se volete semplificarvi la vita (ma al puro scopo di curiosità ludica) cercatevi "Il Sistema di Pietro e Paolo" ovvero l'interpretazione del gioco di Sadia sulle dozzine.
Saluti
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Buonasera Rade, sono mesi che gioco al sistema SADIA da buoni risultati ma bisogna capire veramente bene il sistema come detto da MAX soprattutto il 5 ciclo che riguarda le perdite. Rade piacerebbe studiare il sistema pietro e paolo ma non riesco a trovare niente sul motore di ricerca, puoi aiutarmi?
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Devo rettificare, a volte scrivendo di getto, si compiono degli errori. Il sistema di Pietro e Paolo non è l'interpretazione del Sadia sulle dozzine ma una interpretazione personalistica (non mia) della mutualità del Sadia tra chances e colonne e tra due giocatori. Tra tutte le derivazioni di stampo "Sadiano" la ritengo la migliore (sempre come curiosità ludica)
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All'amministratore::
Il grande E. Sadia ha dato tutte le procedure e informazioni per ottenere vincite con scarti irrisori a massa pari.
Personalmente faccio come te: gioco il mio gioco.
Sono considerazioni che Sadia ha espresso tanto tempo fa e ha dato i risultati del suo gioco veramente percentuali altissime.
Le dice lui ed è quello che ho riportato.
Non sono io quello che le approva o le smentisce, le osservo solamente.
Saluti
max-pb
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Ciao Max, il concetto di "grande" è soggettivo. A mio modestissimo era solo un truffatore ma, se per ogni volta che nella vita mi sono sbagliato avessi un euro, ora sarei milionario. Quello che è certo che i suoi cicli conosciuti sono delle pure e semplici seghe mentali. Non ho invece, al contrario di Rad, alcuna conoscenza dei cicli superiori. E mi sembra di capire che lo stesso Rad non ne abbia questa grande stima.
Quello che so per certo è che gli asini non volano e che, in un gioco casuale raggiungere i risultati da lui postulati è MOLTO più facile che veder spiccare il volo all'equino.
Con stima
Chi sara
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Sadia è senz’altro utile per uno studio ludico (ho detto: studio ludico) e per apprendere determinati concetti. Chiunque intende intraprendere questa strada deve avere, tra il suo bagaglio di conoscenza Emil R. Sadia, come D’Alost, Marigny. Henry, van Bockstaele, Gall ed altri.
Monsieur Parodo, un anziano signore di Mentone (non so se è ancora vivo, ma mi auguro per lui di si) è conosciuto come il più grande studioso di Sadia.
Per quel che è mia conoscenza, egli si ferma al terzo ciclo (Marco dove sei ?) perché ? … per l’inutilità dei cicli successivi
“… il quarto ciclo è l'introduzione per il 5° ciclo
Il 5° ciclo ha le basi per procedere e recuperare le perdite.
Le posizioni della permanenza e la colonna segnaletica fanno vedere come le perdite vengono recuperate … (Max PB)”
Ora, ed accetto qualsiasi correzione, che io sappia per recuperare le perdite, al di là di qualsiasi meccanismo che ponete in essere, avete bisogno:
- Di un surplus dei colpi vinti sui colpi persi, o quanto meno nella stessa misura
- Oppure l’aiuto di una qualsiasi montante o progressione che sia.
Escludiamo la seconda ipotesi in quanto Il quinto ciclo tratta della mutualità orizzontale tra le sortite precorritrici e le sortite determinanti, a massa uguale. In relazione a ciò Sadia espone una semplice regola
1) Giocare per la sortita determinante in ripetizione o in alternanza
a) In ripetizione se è arrivata una serie precedente
b) In alternanza, se la sortita precorritrice è arrivata isolata
2) Giocare altresì in ripetizione o in alternanza, per la sortita determinante dell’alternanza, soprattutto alle posizioni 2 e 3
3) Giocare per la sortita precorritrice se essa domina e se la sortita determinante non ha obbiettivi.
Seguendo questa semplice regola (lasciamo perdere il resto del trattato). Sadia giunge ad affermare che con l’applicazione di questa tattica si ottiene un rendimento costante del 60%. In buona sostanza questa regola consente di avere un surplus (non la parità) dei colpi vinti sui colpi persi
Mi fermo qui.
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Devo anche io fare un chiarimento. Ho usato una parola forte: “truffatore” per un motivo semplice. Non certo per sminuire il valore ludico dell’opera (non quello pratico che non ne ha, sempre secondo me). Sadia fa parte del bargagno di conoscenze old school che bisogna avere. Leggendolo emerge subito che l’autore è una persona estremamente intelligente e profondo conoscitore della materia. In quanto tale sa perfettamente che gli asini non volano: avendo dichiarato il contrario, in buona fede non più essere. Ergo ……
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