La Matematica è una scienza esatta?

Ditemi perchè.

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    In un'altra discussione ho affermato (bestemmiando) che la matematica non è una scienza esatta, ma talvolta è approssimativa.
    Ho detto questo solo per spiegare che certe volte bisogna anche uscire dagli schemi mentali.
    Se si parte da quanto affermo, si riesce anche a capire che il Paradosso di Parrondo (e non solo) ha validi motivi di essere studiato, poichè esce fuori dal seminato dalle leggi matematiche.
    Ed allora, visto che nel Forum ci sono molti matematici, Vi invito a esprimere la vostra opinione, ed a convincermi della "esattezza assoluta" della matematica.

    Allora io adesso vi lascio Rispondere (ma non offendetemi).
    Poi, tra una decina di giorni, vi provo la sua "inesattezza" anzi la sua approssimazione accettata per esattezza.
    Bastano 2 o 3 Formulette e vi convinco.
    Ma poi, non porterà nessun vantaggio agli effetti del gioco.
    Mentre vi convincerà che si può spaziare anche fuori.....

    Vi saluto,
    Francesco
     
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    La risposta è un secco ed inequivocabile si.
    Chi pensa il contrario purtroppo ha mal capito il concetto. Al contrario, branche della matematica come la statistica non sono scienze esatte salvo diventarle all’infinito.
    Più che dimostrarti i matematici la sua esattezza, dovresti tu dimostrare la sua inesattezza e, i matematici ti faranno notare il tuo errore. A proposito, io NON sono un matematico (e neanche tu).

    Edited by Luigicarannante - 7/12/2023, 19:57
     
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    Franci, perché qualcuno dovrebbe insultarti? È bello avere le proprie opinioni. Ovviamente se cerchi di contrastare un matematico nel suo stesso campo ( e anche io non L o sono, sono solo un laureato) forse provvedi da solo.

    Comunemente si afferma che la matematica è una scienza esatta. Ciò significa che le regole e le relazioni matematiche sono definite con precisione, seguono logiche rigorose e le dimostrazioni matematiche sono basate su argomentazioni deduttive. Tuttavia, è importante notare che, in alcuni contesti avanzati, come la teoria del caos o la meccanica quantistica, possono emergere elementi di incertezza che sfidano l'idea tradizionale di esattezza assoluta. Anche la statistica, citata da Luigi, sia pure branca della matematica, non è una scienza esatta.

    Pubblica quando vuoi quelle formule, sarò ben lieto di evidenziare le tue fallacie e correggetele, nel tuo interesse.
    PS
    Il paradosso che citi continuamente nel nostro mondo c’entra come un cavolo a merenda
     
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    CITAZIONE (Franci49 @ 7/12/2023, 19:06) 
    In un'altra discussione ho affermato (bestemmiando) che la matematica non è una scienza esatta, ma talvolta è approssimativa.
    Ho detto questo solo per spiegare che certe volte bisogna anche uscire dagli schemi mentali.
    Se si parte da quanto affermo, si riesce anche a capire che il Paradosso di Parrondo (e non solo) ha validi motivi di essere studiato, poichè esce fuori dal seminato dalle leggi matematiche.
    Ed allora, visto che nel Forum ci sono molti matematici, Vi invito a esprimere la vostra opinione, ed a convincermi della "esattezza assoluta" della matematica.

    Allora io adesso vi lascio Rispondere (ma non offendetemi).
    Poi, tra una decina di giorni, vi provo la sua "inesattezza" anzi la sua approssimazione accettata per esattezza.
    Bastano 2 o 3 Formulette e vi convinco.
    Ma poi, non porterà nessun vantaggio agli effetti del gioco.
    Mentre vi convincerà che si può spaziare anche fuori.....

    Vi saluto,
    Francesco

    Ottima discussione, fa sempre piacere approfondire.
    Il paradosso di Parrondo lo abbiamo studiato in tutte le salse e non può essere utilizzato sulla roulette, siamo sempre a livello teorico e li posso capire.
    cmq mi farà piacere ascoltare e intervenire nel caso
     
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    paradosso di Parrondo!
    Se mi chiedessero di scrivere un manuale di calcolo probabilistico per principianti (per esperti non potrei), sarebbe sicuramente contemplato. Se mi chiedessero (e lo hanno fatto, e lo farò) di scrivere un trattato sulla roulette (per esperti) non lo contemplerei assolutamente, dato che non ha alcuna applicazione pratica nel nostro campo, anzi risulterebbe fuorviante.

    Si tratta di un utilissimo esercizio mentale (quando ero giovane e irriverente lo avrei definito sega) per capire che, talvolta, indicazioni intuitivamente scorrette, sottendono delle verità (e viceversa). I paradossi non sono necessariamente concettualmente lontani dalle fallacie. Studiare questo, ed altri paradossi, consente di uscire da una logica "di vedere con i paraocchi" e consente di contribuire all'apertura mentale necessaria in qualsiasi campo della vita.

    Quando però il caro Franci dice che il suddetto paradosso esce dalla matematica, scrive senza sapere quello che scrive (come quando diceva che raddoppiare 5 euro è concettualmente diverso dal raddoppiarne 50k). Il paradosso ha una chiara, inequivocabile e incontrovertibile spiegazione matematica.

    Tornando alla domanda, in realtà è posta male. La matematica è un campo enorme! Si, l'aritmetica è una scienza esatta, ma altre branche non lo sono. La matematica si occupa in primis di modellizzare la realtà e, ovviamente in questo contesto, non può essere scienza esatta. Anche nel calcolo probabilistico, la definizione classica è scienza esatta, ma quella frequentista e soggettivista sicuramente no! Quante volte all'università ho sentito la frase "arbitrariamente grande". Che precisione può avere? Sufficiente per quello a cui serve!

    La matematica nella sua branca detta statistica, si occupa anche di errori, di approssimazioni, di intervalli di confidenza, tutte cose tutt'altro che esatte.
    Nel nostro campo, in cento colpi giocati in misura di un pezzo a rosso o nero, la matematica mi dice che perdo 1,35 pezzi. Vero, ma falso: in realtà molto difficilmente perderò quella somma. Sono medie, approssimazioni che solo a lungo termine tendono alla verità scaturita dal calcolo matematico.

    Le formule che eventualmente Franci proporrà saranno la scoperta dell'acqua calda per qualsiasi, non dico matematico, ma almeno conoscitore dell'abecedario della matematica o, rifletteranno delle fallacie del proponente. Da qui non si scappa. Certezza assoluta, provare per credere.
    E' la legge, la dura legge della competenza che, non fa sconti.
     
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    Gentili BEATABLEGAMES e QARCANE
    Avete ragione.
    Il mio post vuole essere volutamente provocatorio.
    Perchè se ragioniamo in termini strettamente matematici siamo condannati a perdere.
    E siamo da anni fermi a cercare una soluzione che non si trova.
    E quindi volevo aprire a nuove strade.
    Ma dire che non è vero che: ".....raddoppiare 5 euro è concettualmente diverso dal raddoppiarne 50k..." non lo accetto.
    Perchè se devo rischiare al 50% di perdere 5 euro Ci rischio. Ma se devo rischiare di Perdere al 50% 5.000 non è facile rischiare.
    Questo solo per deporre a favore della "Massa Pari" che non vuole le Montanti.

    Comunque sia, considerate questo Post già chiuso.

    Ma vi saluto tutti con affetto.
    Francesco
     
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    La matematica è una scienza esatta ma volerla applicare al gioco della roulette non come una semplice risorsa, al pari di altre e più importanti abilità, ma come il grimaldello in grado di scardinare la serratura di una cassaforte priva di combinazione è un peccato di hybris.
    Dobbiamo trasportare un carico di 300kg di pietre su per una rampa di scale: ci conviene produrci in un unico sforzo titanico, destinato a schiantarci la schiena sin dall'inizio, oppure è più saggio fare dieci trasporti da 30kg l'uno?
    Il che si collega all'importanza per il guerriero di scegliere il campo di battaglia, misurando le forze sul campo.
    Se dopo alcuni anni di apprendistato non si compiono significativi passi in avanti, nè si è stati in grado di costruirsi su misura un paio di approcci - non ho la presunzione di chiamarli vincenti - almeno coerenti, è inutile prendersi in giro: la roulette rimarrà un gioco d'azzardo e nulla di più.
     
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    È risaputo da tempo che la matematica da sola non può sconfiggere la roulette, quindi non c'è bisogno di provocazioni, né in generale, né per enfatizzare questo concetto. È altrettanto evidente che senza nuove strade, o meglio, direzioni diverse, non si va da nessuna parte, come è stato dimostrato nel passato.

    Se hai voglia, pubblica le tue formule; sarà un simpatico esercizio mentale. Riguardo al capitale, tutti possiamo concordare che a livello matematico, raddoppiare 5 euro o 50mila sia la stessa operazione (limiti permettendo). Capisco il tuo (anche mio) diverso grado di accettabilità del rischio che tuttavia, la formula matematica non prevede.

    Per quanto riguarda Parrondo, non me ne voglia se non lo conoscevo prima. Dopo un breve approfondimento in inglese, ho capito di cosa si tratta. In effetti, applicarlo alla roulette non solo è inutile, ma può essere estremamente dannoso. Si rischiano ragionamenti folli del tipo: giocare solo sulla rosso è perdente, giocare solo sulla dozzina è perdente ma, se combino le due strategie (devo però studiare come) allora vinco. Come dicevo, follia.
     
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    CITAZIONE (baccarat buster @ 10/12/2023, 09:34) 
    È risaputo da tempo che la matematica da sola non può sconfiggere la roulette, quindi non c'è bisogno di provocazioni, né in generale, né per enfatizzare questo concetto. È altrettanto evidente che senza nuove strade, o meglio, direzioni diverse, non si va da nessuna parte, come è stato dimostrato nel passato.

    Se hai voglia, pubblica le tue formule; sarà un simpatico esercizio mentale. Riguardo al capitale, tutti possiamo concordare che a livello matematico, raddoppiare 5 euro o 50mila sia la stessa operazione (limiti permettendo). Capisco il tuo (anche mio) diverso grado di accettabilità del rischio che tuttavia, la formula matematica non prevede.

    Per quanto riguarda Parrondo, non me ne voglia se non lo conoscevo prima. Dopo un breve approfondimento in inglese, ho capito di cosa si tratta. In effetti, applicarlo alla roulette non solo è inutile, ma può essere estremamente dannoso. Si rischiano ragionamenti folli del tipo: giocare solo sulla rosso è perdente, giocare solo sulla dozzina è perdente ma, se combino le due strategie (devo però studiare come) allora vinco. Come dicevo, follia.

    Esattamente. Cercare anche solo di provare ad applicare il paradosso di Parrondo alla roulette è follia, ma anche solo semplicemente per il fatto che il paradosso stesso ha come postulato l’esistenza di una puntata o combinazione di puntate che, se vincente, paga(no) il 75%. È logico come ciò non esista alla roulette, ma anche se fosse.. basterebbe giocare questa ipoteca combinazione di bet per vincere senza scervellarsi con paradossi vari.
     
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    La matematica, sebbene potente e versatile, ha i suoi limiti. Alcuni problemi possono essere intrattabili o risolverli può richiedere tempi incredibilmente lunghi. Inoltre, esistono enigmi irrisolti, come l'ipotesi di Riemann, che dimostrano che non conosciamo ancora tutto. La matematica è anche basata su assiomi, presupposti non dimostrabili, e ciò può portare a incertezze filosofiche sui fondamenti della disciplina. Purtroppo nella lotta infinita non è utile. Solo la fisica risolve il problema
     
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    Per quanto concerne la roulette, la matematica è una scienza esatta e un'analisi matematica della questione non può che portare alla perdita della tassa in relazione al capitale movimentato.
    Discorso diverso per quanto riguarda approcci fisici o non casuali, ma non è su questo che si discute.

    Un sistema/montante con forzatura di probabilità , senza approcci fisici, è dunque inutile?
    Al crescere del numero di boule sicuramente si. Nel breve termine non è detto.
    Quanto breve? Dipende dalle sue caratteristiche.

    Del resto ogni essere umano è destinato prima o poi a morire... ma non per questo rinunciamo a vivere.
    È la stessa cosa per i sistemi/montanti. Tutti cadranno prima o poi, ma non per questo non possono realizzare il loro scopo in un tempo finito.

    Cosa fa la differenza?
    Il tempo appunto, cioè l'orizzonte degli eventi entro cui ci muoviamo (le boule giocate) tempo che potrebbe essere breve o lungo in relazione a vari parametri, di cui la fortuna è uno, ma non l'unico.
     
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    CITAZIONE (chaos sequence @ 12/12/2023, 21:45) 
    Per quanto concerne la roulette, la matematica è una scienza esatta e un'analisi matematica della questione non può che portare alla perdita della tassa in relazione al capitale movimentato.
    Discorso diverso per quanto riguarda approcci fisici o non casuali, ma non è su questo che si discute.

    Un sistema/montante con forzatura di probabilità , senza approcci fisici, è dunque inutile?
    Al crescere del numero di boule sicuramente si. Nel breve termine non è detto.
    Quanto breve? Dipende dalle sue caratteristiche.

    Del resto ogni essere umano è destinato prima o poi a morire... ma non per questo rinunciamo a vivere.
    È la stessa cosa per i sistemi/montanti. Tutti cadranno prima o poi, ma non per questo non possono realizzare il loro scopo in un tempo finito.

    Cosa fa la differenza?
    Il tempo appunto, cioè l'orizzonte degli eventi entro cui ci muoviamo (le boule giocate) tempo che potrebbe essere breve o lungo in relazione a vari parametri, di cui la fortuna è uno, ma non l'unico.

    👏👏👏 Top ...💯👍 Grazie condivido pienamente 👍
     
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    Il concetto di montante è, sfortunatamente, spesso mal interpretato.

    Un punto cruciale da considerare è se sia realmente piacevole andare al casinò e applicare una montante. Ma cosa significa esattamente applicare una montante? Implica che, con una certa percentuale x, definiamola grande, otterrò un guadagno, definiamolo piccolo, e con una percentuale pari a 100- x. Otterrò una perdita del capitale.

    Applicare la montante solo una volta non ha senso, considerando la trascurabilità dell'eventuale vincita, che è comunque altamente probabile. Diventa ragionevole usarla molteplici volte. Quindi, quanto 'molteplici' dovrebbe essere?

    Qui nasce il dilemma dell'obiettivo: aspiriamo a raggiungere un obiettivo del 10%, del 15% o del 30% del nostro capitale?

    Dobbiamo decidere quando fermarci, quando considerare conclusa la partita. Se è definito l'obiettivo, la montante diventa la scelta meno adatta, poiché è più vantaggioso gestire tutto nel minor tempo possibile, con probabilità di successo maggiori, risolvendo la situazione in poco tempo.

    Questo approccio, però, toglie il piacere ludico del gioco, ma massimizza le probabilità di successo.

    Se si trova piacere nel andare al casino, spendere soldi di logistica e nel compilare che mi si schemi allora tutto ha senso.

    Personalmente lo riterrei inutile, costoso e noioso.
     
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    @solitariox: conosco il concetto di montante e quello di bold strategy.
    Quanto scrivo si allinea con un recente intervento di FM che ti riporto qui:


    Un civile furbo, ben conscio della inconfutabile realtà su descritta potrebbe però porsi l'obbiettivo di passare qualche serata (anche molte) al casinò, divertirsi, farsi offrire qualche cena e forse qualche camera e vincere qualche cosa, senza prolungare troppo le attività. In tal caso puntare tutto in un colpo, non sarebbe la strategia più funzionale e, avrebbe molto senso programmare qualche sistema complesso per capire come gestirlo al meglio (ripeto, essendo ben consci che alla lunga il disastro è assiomatico). Non parliamo di altri obbiettivi, non leciti.

    Anche i pro, speculatori, soldati come me hanno in passato usufruito dei programmi: col cosiddetto comp game ho vinto in passato (ora non si può più, in parte anche "grazie" a me, cifre congrue. E, sicuramente non avrei potuto giocare tutto in un colpo. La conoscenza dei movimenti di sistemi complessi, ottenibile solo grazie alla programmazione, hanno fatto la differenza"
     
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    In realtà stiamo dicendo tutti la stessa cosa. Non sono un esperto di Comp game come il celebre direttore. Riguardo a scroccare una cena (ultimamente nei casino si mangia malissimo, pochi giorni fa al trein blue di MC mi hanno dato un pesce che anche il mio gatto avrebbe rifiutato) ha un senso soggettivo.
     
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