Regina del Caos 2

Predizione fisica o statistica?

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    Noto molto interesse su questa cosidetta sfida del secolo o del millennio che dovrebbe dimostrare ia superiorità di una selezione basata su una predizione fisica, forse coadiuvata da qualche strumento. A quanto pare l'autore di questa tecnica sembra essere un'autorità, complimenti, comunque, a lui per le sue vincite. Staremo a vedere. Personalmente ritengo questa tecnica inadeguata con le ruote di oggi, ma chissà. Facciamo un piccolo esperimento mentale. Romanziamolo un po', per renderlo più simpatico. Sei al bordo del tavolo, come al solito, un po' nervoso. Hai notato l'uscita recente del 9 e del 18, così come di due dei tre gemelli. Tutto porta, in base alla tua esperienza, al 22. Prendi il coraggio fra le mani e lasci adagiare quella mezza dozzina di fiche che ti rimangono sul 22. Segui il lancio con un po' d'apprensione e, facciamola breve, la pallina si ferma proprio sul 22. La serata è raddrizzata e riprendi fiducia nel tuo metodo con una buona dose di autocompiacimento. Ora torniamo indietro nel tempo di qualche minuto. Hai appena rilasciato le tue fiche. Arriva un altro giocatore, magari quell'individuo un po' burbero che, a pelle, non ti è mai stato simpatico. Comincia a richiedere una serie di annunci e puntare un po' alla rinfusa costringendo il croupier a dare una sistemata alle sue fiche. Il lancio è ritardato, quindi, di qualche secondo rispetto all'esempio precedente. Il croupier è leggermente spazientito da quello stesso individuo e tende a recuperare il tempo perso affrettando il lancio. Sortirà ancora il 22? Io non credo. Facciamo un altro esempio. Stai studiando i tuoi sistemi e ti scarichi una permanenza da un tavolo di un casinò in una città dove non sei mai stato. Tu non eri a quel tavolo, ma se lo fossi stato, con il tuo gioco, le tue puntate e, magari, un atteggiamento simile al burbero di prima :) quella permanenza si sarebbe prodotta nello stesso modo? Come per la meccanica quantistica, dove l'osservazione stessa di una particella ne cambia la sua natura, le variabili coinvolte nell'esito di una sortita sono tante e tali da non poterle inserire, secondo me, in un contesto di osservazione del lancio. Forse mi sbaglio proprio perché la selezione avviene effettivamente a lancio avvenuto e si ragiona a valle non tenendo in considerazione tutte le azioni precedenti. Mi sono risposto da solo? Comunque, secondo me, la predizione fisica, poteva avere un qualche valore un secolo fa, su ruote con caselle più profonde, separatori più alti e meno diamanti, ma oggi... Quindi, ancora secondo me, una selezione non può che basarsi su una determinazione statistico/probabilistica dove alcuni fenomeni sappiamo che verranno, comunque, rispettati. A volte gioco su una roulette automatica dove puoi puntare contemporaneamente su due ruote, quella di fronte a te e un'altra che gira nella sala attigua. I migliori risultati li ottengo sempre su quella che non vedo direttamente, dove baso le puntate solo sullo sviluppo della permanenza visualizzata e non sono influenzato da come gira la ruota, dalla velocitå della pallina o dai commenti degli altri giocatori. Se questa metodologia di gioco risultasse, comunque, più funzionale, ben venga. E sinceri auguri.
     
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    Associare la Roulette a certi principi della fisica quantistica e' un'operazione molto suggestiva, ma temo che nel complesso tu sia fuori strada, molto distante dal creare vantaggi di qualsiasi genere rispetto alla spettanza statistico-matematica che vede il giocatore soccombere contro il banco
     
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    Confermo, il vedere la roulette come un sistema quantistico in cui l'osservatore ne altera i risultato è fuorviante

    Si potrebbe parlare di effetto farfalla , dato dalla presenza del giocatore...che modifica aria e altro nella stanza alternando la zona della pallina ecc
     
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    L'osservatore non altera il risultato: semplicemente si allinea alla permanenza, oppure non riesce ad allinearsi, non è in coerenza con la generazione di numeri, ed allora si producono disastri.
    Così come il surfista non crea o non altera l'onda, la cavalca oppure se non è concentrato ne viene travolto.
    Il maestro di tiro con l'arco, che - bendato - centra il bersaglio, e che poi al secondo tentativo scheggia con la successiva freccia la prima già conficcata, è stato fortunato oppure c'è qualcosa d'altro?
    Il giocatore che, osservando la permanenza, coglie uno schema in atto e si sente ad un certo punto un pieno, lo punta e vince, poi se ne sente un altro, ripunta e vince di nuovo...è stato fortunato? Si liquida il tutto applicando la formula matematica (1/37 x 1/37) che spiega le esigue probabilità di vincita, poi verificatesi? Oppure c'è qualcosa di più che merita di essere approfondito, vissuto e capito, una volta per tutte?
    Chi si aggrappa alla matematica, alle spettanze probabilistiche/statistiche di vincita, continuerà a sbattere contro lo stesso muro invalicabile, presente da secoli.
    La permanenza è la fotografia istantanea e sintetica di decine, centinaia di variabili nascoste (inclusi i tanto famigerati lanci anomali), che trovano nel pieno la sua perfetta sintesi.
     
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    Permanenza personale. Unica scienza esatta al caos
     
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    CITAZIONE (alan_ford @ 22/7/2023, 08:32) 
    Permanenza personale. Unica scienza esatta al caos

    Si evince chiaramente che il buon Alan non ha la minima idea di cosa sia:
    Una scienza esatta
    Il caos
    La permanenza personale
     
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    Sbaglio o i grandi nomi del forum hanno scritto che la Flex sia una delle migliori manovre finanziarie? La Flex si basa sulla PP e non sui lanci anomali :rolleyes:
     
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    La flex non serve assolutamente a niente. La PP è semplicemente una serie di colpi casuali che, alla pari di qualsiasi sequenza di numeri casuali non è sfruttabile.
    Trovami un post di FM, Valle, Theo, TN, Armando che parlano bene della flex

    Tra l’altro il chaos non va frainteso con il caso. Se cerchi trovi parecchie cose online
     
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    CITAZIONE (alan_ford @ 22/7/2023, 08:32) 
    Permanenza personale. Unica scienza esatta al caos

    Complimenti; inserire tante idiozie in una frase così piccola richiede qualità e capacità eccezionali.

    Il tipico madre richiama l’attenzione sui 3 diversi tipi di futuro. Concetto basilare per qualsiasi previsionista.
    Riguardo la battibilita, tramite predizione fisica, delle ruote attuali, datela per certa. Ovviamente nessuno strumento potrà mai raggiungere gli eccelsi livello del Sommo Maestro.
     
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    Credevo esistessero solo due tipi di futuro, qual è il terzo?

    Confermo: in quella frasetta si riassume perfettamente l’effetto Dunning-Kruger
     
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    Marginy aveva una sua teoria, sbagliata, secondo la quale dopo, un forte scarto, la chance deficitaria avrebbe dovuto avere, secondo modalità ben descritte un comportamento diverso da quello casuale. Il problema era rappresentato dalla estrema rarità delle condizioni di gioco. Prima di trovare lo scarto necessario, potevano passare giorni o settimane! Ecco allora che egli si inventò la permanenza personale.
    Sto scrivendo col cellulare, la qual cosa mi stanca, proseguo più tardi.

    Vi lascio con un detto,
    Utilizzato da un mio fratello napoletano che si adatta perfettamente ad Alan:

    U ciucc chiam recchj long o caval
     
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    Luci, non potresti essere più lontano dalla realtà.
    E' dimostrato che i metodi statistici sono perdenti
    E' dimostrato che i metodi fisici sono vincenti, anche sulle roulette attuali. Ma solo in pochi hanno le competenze necessarie. Sono io uno di questi? Lo vedremo.

    Interessante è invece il discorso che fai del futuro e mi ricollego ai 3 tipi di futuro del Sommo Maestro (sicuramente una persona avanti).
    Quante volte ho visto giocatori entrare nel casinò, visionare una permanenza sul token e dichiarare: "Che sfortuna che non ci sono stato: con questa permanenza avrei vinto una somma enorme!"
    Niente di più sbagliato: se il giocatore fosse stato sul posto la sequenza sarebbe stata del tutto diversa. Lo hanno chiamato "Un futuro non scritto".

    Al baccarat è diverso, le carte sono posizionate, la sequenza di P e B è sconosciuta ma determinata. Il giocatore di banco che entra ed vede un sabot ove sono usciti il 70% di Banco può giustamente incazzarsi. Il secondo tipo di futuro.

    Il terzo non lo conosco ma potrebbe essere rappresentato dal blackjack. Al pari del baccarat le carte sono già posizionate e se il gioco fosse testa a testa su un caselle fisse e con strategia decisa a priori (basic) si ricalcherebbe perfettamente il secondo tipo di futuro. In realtà le caselle giocate cambiano e le strategie non sono sempre le stesse. Nonostante le carte siano posizionate, i colpi cambiano.

    Purtroppo con metodi statistici i 3 futuri sono imbatibili
     
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    CITAZIONE (Rafdom @ 25/7/2023, 16:11) 
    Marginy aveva una sua teoria, sbagliata, secondo la quale dopo, un forte scarto, la chance deficitaria avrebbe dovuto avere, secondo modalità ben descritte un comportamento diverso da quello casuale.

    Con tutto il rispetto dovuto a te ed al tuo gruppo di studio devo dire che non sono assolutamente d'accordo con quello che scrivi. Marigny, perlomeno dal punto di vista consuntivo aveva ragione : prendendo una permanenza di una lunghezza qualsiasi, difficilmente troveremo uno scarto superiore a 5 volte la radice quadrata delle boules che l'hanno generato. Nel suo trattato non lesina poi la pubblicazione di tabelle dalle quali si evince come lo scarto si muova negli scompensi probabilistici piu' modesti e soprattutto come le dinamiche di rientro verso l'equilibrio presentino caratteristiche ben riconoscibili nella loro struttura. Saranno infatti le agglomerazioni della chance deficitaria a caratterizzare questo fenomeno. Sul come approfittare di queste agglomerazioni, Marigny entra molto bene nello specifico anche nella spiegazione della tensione probabilistica necessaria al conseguimento del guadagno di 1 pezzo.
    Da una attenta osservazione di svariate permanenze, emerge un'alta percentuale di successo nella realizzazione di questo suo proposito. Il fatto che questa sua teoria possa essere interpretata come un semplice esercizio teorico e' dato essenzialmente dal fatto che certi scarti non si verificano certamente ad ogni momento, ma un'attenta lettura del suo trattato puo' dare spunti di gioco egualmente interessanti, per non parlare della rimozione di tutte le fallacie scaramantico-culturali che albergano nella testa di certi giocatori.
     
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    Caro Bemox, sono 30 anni che si è programmato il Marigny e si è visto che è del tutto uguale al comunista. E sono 100 anni che tutti i matematici, compresi i suoi coevi classificano come fallacie le sue teorie.
    Sono del resto 30 anni che anche i sistemi del caprone (anni luce indietro a Marigny come stile e cultura personale) dimostrano una totale inutilità.
    Ci sono alcune cose difficili, quasi impossibili, altre del tutto impossibili.
    Una capretta appena nata potrebbe anche uccidere una tigre (probabilità prossima allo 0): il felino per la sorpresa dell'insensato attacco potrebbe avere un infarto e rimanerci.
    Il più grande matematico del mondo (e quindi figurati io, te o la Capra) non ha nessuna possibilità di riscrivere la matematica
     
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    Il problema è rappresentato dal fatto che ciclicamente qualcuno riapre vicoli ciechi non curandosi delle esperienze. Fra 50 anni ancora qualcuno scriverà le stesse cose scritte da Bemox.
    Non credi a me, non credo a rafdom, non credi al maestro armando, non credi a FM, ad árcane, vallesurda? Va bene. Ma nel tuo interesse paga un matematico: ti spiegherà chiaramente che quanto hai scritto è solo frutto di una fallacia ben descritta nel trattato.
    Saluti
     
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