IO NON MOLLO !

Sono appena arrivato al casinò di Mendrisio e come al solito per riscaldarmi inizio con una partitina al Punto-banco.
Cerco di sedermi al primo posto o all’ultimo, no non è per superstizione o per contare le carte, (che non serve un cavolo) è per cercare di non essere soverchiato dalla massa invadente dei giocatori cinesi.
Sono fortunato sta aprendo un tavolo e riesco a prendere posto, soffiandolo in un lampo ad una vecchia signora, forse non sono stato proprio educato ma… “à la guerre comme à la guerre!”

Aspetto poche mani e si apre il mio gioco. Parte subito male, con 7 colpi negativi a fila, (quasi un record) ma non mi preoccupo, il mio metodo è fortissimo e la montante mista vincita/perdita che applico è molto blanda, ma con un po’ di pazienza recupera lo scarto negativo, non all’utopistico equilibrio, ma quando si risale lo scarto poco più della metà. Continuo tranquillamente e senza affanno, una serie di alti e bassi mi accompagnano sino alla fine del sabot, e la mia cassa è ancora in passivo. Poco male, chiedo allo chef di riservarmi il posto per il prossimo giro, mi bevo un caffè e torno al mio posto impaziente di riprendere la battaglia.
Gioco con gande calma e pazienza per altri 3 sabot consecutivi ma non c’è niente da fare… non gira…. Insomma, sono arrivato a meno 48 pezzi, STOP LOSS basta! accetto la perdita!
Come si dice; “Non inseguire le perdite cerca altre vincite”.
Dopo una mezz’oretta di decompressione, scelgo un tavolo di roulette un po' defilato dove i cinesi di solito non fanno gli assalti alla baionetta. Dice; “ma ce l’hai coi cinesi?” No anzi mi sono simpatici, di alcuni/e sono anche amico, ma al gioco (che per me non è un gioco) preferisco stare un po’ tranquillo per favore....

Attacco le terzine alla garibaldina, sono la mia chance preferita e non mi hanno mai tradito. (Quasi mai).
Cristo! Neanche 50 boules e sono saltato, meno 100 pezzi. Ragazzi che giornata di merda! Sono sotto di circa duemila euro.
OK, “Bisogna fare buon viso a cattivo gioco”, come diceva la Rossana, l’unica giocatrice che conosco con due palle così.
Ora sfodero la mia arma segreta, il “SISTEMA”, quello di cui non ho mai parlato con nessuno, i sistemi vincenti si tengono segreti (come dicono gli “esperti” … di cosa poi non si sa) ma tanto a chi lo vado a raccontare, non mi crederebbero mai.
Il super sistema sui Pieni, (il re della Roulette). Basta beccare due o tre colpi buoni e si ritorna in sella, non dico di recuperare il malloppo, chissenefrega quello ormai è andato, punto! Ma il capitale psicologico! e no quello non lo trovi in banca e stasera, porca putt…, ha preso una bella botta. L' EGO, quello ha bisogno di rinfrancarsi un po’ e non può aspettare domani.

Ho ancora tremila euro da far ballare, quando vado al casinò ne porto con me sempre 5000, due puglie da 2500 appunto, solo pochissime volte mi è capitato di cambiare anche la seconda puglia e ne sono quasi sempre uscito bene. La strategia l’ho ricavata sfruttando un mio piccolo tesoro, le tabelle originali di Bemo Winkel (il mio faro), a cui ho aggiunto una blanda manovra finanziaria lenta ed efficacissima. Certo perché alla “massapari” io non ci credo. Ma nemmeno alle pazzesche martingale. Né alla Fibonacci o peggio ancora alla Labouchere.

Dopo un inizio sfolgorante, in pochissimi colpi, vinco più di 80 pezzi, beh ho fatto un discreto recupero, decido di andarmene, sto contando le fiches di colore per farmele cambiare, quando Asmodeo, che non è un mio amico ma il “Demone del gioco” comincia a sussurrarmi nell’orecchio; - “Ma dai è ancora presto, fai un altro attacco, poi come arrivi a 100 pezzi chiudi subito e andiamo a casa”.
Sono indeciso, vorrei andarmene, ma un giocatore strarompi, che mi aveva disturbato finallora con le sue puntate esagerate, che coprivano quasi tutto il tappeto, sbracciandosi maleducatamente ovunque, spostando a volte le mie puntate che mi toccava rimettere a posto, finalmente perso l’ultimo gettone, (com’è giusto) se ne andava con le pive nel sacco. E così decidevo di giocare ancora un’ultima partita, senza accorgermi che quel bastardo di Asmodeo se la sghignazzava fino a farsela addosso.
Avete già capito vero??? gli altri tremila euro se no sono andati nel corso dell’ultima lunga estenuante partita. Ma come non era un sistema imbattibile???

Mentre esausto ed incazzato come una bestia, percorrevo l’autostrada per tornare a Milano, mentalmente facevo i conti. “Il trimestre finora era andato abbastanza bene e malgrado la batosta di stasera, dovrei essere ancora in attivo, anche se di poco”. (in pratica mi ero fatto fuori quasi tutto il guadagno accumulato con fatica negli ultimi mesi precedenti).Ma in realtà non era questo a preoccuparmi… era il crollo psicologico di tutte le mie certezze!

Allora hanno ragione loro…. Non c’è speranza… il casinò non si batte… non c’è un caxxo da fare! Non ne vale la pena. Ma che ci vado a fare? ma neanche in quelli online! forse bisognerebbe piantarla li… e basta. Caxxo la pianto giuro! Basta! Fine…

Poi mi è venuto in mente Nino Benvenuti, e che c’entra? E sì che c’entra. Tanti anni fa ho avuto il piacere di conoscerlo, in casa di un mio zio ricco e lui (Benvenuti) raccontava, probabilmente per la milionesima volta, che quando a New York perse il titolo mondiale contro Emile Griffith, il giorno dopo guardando allo specchio la sua faccia devastata dai pugni (ma ancor di più dalla delusione e dal tormento).
”Mona!!! me ritiro! Basta! attacco i guanti al chiodo. Ormai non gà più senso de andar avanti” (Si diceva quella sera.)

Sei mesi dopo sullo stesso ring incontrava lo stesso pugile e lo faceva nero, (più di quello che era già) riguadagnando il titolo, una borsa milionaria (in dollari) e l’onore che i giornalisti carogne gli avevano tolto. Poi qualche anno dopo incontrò Monzon, ma questa è un'altra storia.
E allora quale sarebbe la morale???
DOMANI TORNO A MENDRISIO E GLIELA FACCIO VEDERE IO!
PAPEROGA