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Ieri ho deciso di andare a San Remo (in questo periodo abito a Genova), un paio di ore per andare e un poco meno per tornare (era notte fonda).
Al tavolo del blackjack, il croupier un ragazzo molto giovane realizza un 21 con diverse carte ma dichiara: "22 troppo" e inizia la procedura di pagamento. Io sono una persona che crede nella correttezza e nel rispetto delle regole e ho fatto notare la cosa. A momenti gli altri giocatori (tutti) mi linciavano, con offese neanche troppo velate. Ho dovuto lasciare il tavolo.
Ho fatto male? La correttezza fra giocatori non esiste?. -
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Sai chi è quello che probabilmente (nella sua testa) ti ha insultato più pesantemente? Il croupier, gli hai fatto fare la figura dello scemo . -
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Ammesso e non concesso che la storiella sia vera, dovevi darti i cxxxx tuoi . -
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Ognuno la vede a suo modo, se quello dei casinò fosse un mondo dove vige la correttezza da entrambi le parti ti direi che hai fatto bene
Se i casinò applicassero la correttezza indifferentemente dal giocatore che si trovano davanti, ti direi bravo
Purtroppo ho visto più scorrettezze da parte dei casinò verso i loro clienti che il contrario
Quindi mi sento di dirti, io mi sarei fatto gli affari miei
Due casi veramente osceni
Il primo al Bj, giocatore che ha come ultimo del tavolo 17 banco che ha 7, croupier che sfila le carte per gli altri giocatori, il giocatore ultimo, l'ho visto io che era indeciso se chiamare una carta perché era da diverse mani che il banco faceva sempre 20/21 ma con 3/4/5 carte, comunque il penultimo chiama fa punto, il croupier salta completamente il giocatore con 17 e fa per darsi la carta, il giocatore lo ferma, la carta è stata estratta ma non ancora girata, arriva il capotavolo, discussioni, ma tanto con 17 non avrebbe chiamato, intanto la carta continua ad essere da scoprire, non gliela vogliono dare, comunque un bordello, alla fine non gli danno la carta, anche gli altri giocatori appoggiano la teoria del non l'avrebbe chiamato, non bisogna chiamare con 17
3 al banco 10, asso
Perdono tutti, invece lui avrebbe fatto 20 e il banco 18, avrebbe perso solo uno, uno pareggiava e gli altri vincevano e magari si interrompeva la serie di colpi vincenti del banco
Secondo caso, ultimo colpo della roulette, un giocatore che tendenzialmente puntava sempre una serie di numeri, 3 pieno e 4 cavalli, esce un cavallo, il croupier togliendo i gettoni tocca la puntata, la rimette a posto ma sul carrè, il giocatore lo fa notare, il croupier dice al capotavolo che erano sul carrè il giocatore si lamenta per far valere le sue ragioni, il capotavolo fa finta, fa finta di telefonare in sala monitor, due secondi e dice che hanno visto dalle telecamere e che è stato il giocatore a puntare sul carrè
Se non è disonestà questa non so cosa lo è
Poi si chiedono perché alcune sere non ci sono giocatori. -
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sarebbe stato onesto se il croupier avesse pagato di tasca sua, ma essendo il casinò a pagare..........sarebbe stato meglio stare zitto.
tante volte mi è capitato che mi pagassero la chance perdente.................nn ho certo richiamato il croupier, ho spostato i gettoni su un'altra chance e poco prima che ritirasse la pallina le ho riprese.
Il detto che il tempo è un galantuomo, è rivolto nella vita quotidiana, NON certo sul gioco d'azzardo!. -
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Il casinò è responsabile e garante della correttezza del gioco. Se fa un errore a favore del giocatore quest'ultimo non è tenuto ad "accorgersene" e non è tenuto a porre rimedio se non dietro esplicita richiesta della casa che scopre l'errore.
Domanda per il forum:
A volte nel baccarat croupier maldestri (raramente) espongono la carta della prossima mano.
Ammesso che sia un 9, voi rinuncereste a giocare con un vantaggio superiore del 20% (a Punta ovviamente)?
Rispondendo ad anddoge,
primo quoto ilgrandeidiota (nessuno ti da la medaglia, fare la figura dell'asino da fastidio a tutti, sia al croupier sia all'eventuale ispettore), secondo se stavi da solo al tavolo problemi tuoi, stando invece con altra gente i ragionamenti da fare sono diversi. -
.Il casinò è responsabile e garante della correttezza del gioco. Se fa un errore a favore del giocatore quest'ultimo non è tenuto ad "accorgersene" e non è tenuto a porre rimedio se non dietro esplicita richiesta della casa che scopre l'errore.
In alcune giurisdizioni se il croupier paga, e successivamente la casa ravvisa l'errore, il giocatore non è tenuto a restituire (e in tal caso la casa si potrebbe rivalere sull'impiegato, anche se solitamente c'è l'assicurazione).primo quoto ilgrandeidiota (nessuno ti da la medaglia, fare la figura dell'asino da fastidio a tutti, sia al croupier sia all'eventuale ispettore), secondo se stavi da solo al tavolo problemi tuoi, stando invece con altra gente i ragionamenti da fare sono diversi
Quoto
Molto dipende dallo spirito con cui si entra in sala. Ora gioco per passare una serata con gli amici (senza stress, non posso permettermelo), vincere o perdere una puntata mi cambia poco. Quando ero professionista ed entravo con il coltello fra i denti, con la necessità di fare profit, le mie valutazioni erano molto diverse. -
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"Chi si fa i fatti suoi, campa cent'anni." . -
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Ho visto fare di peggio in un tavolo di baccarat.
Tutti i giocatori sono a punto che ha punteggio 1, il banco ha 6. La terza carta del punto è un 6 e l'impiegato erroneamente comincia a pagare le puntate.
Un tipo in piedi che non stava giocando una lira sbraita: "ma dando 6 non deve tirare una carta anche il banco se ha 6?"
Ferma tutto, pagamenti restituiti e sguardi d'odio rivolti allo spettatore.
Il croupier pesca la carta per il banco che (ovviamente) è un 2 che rende il banco vincente.
Un giocatore particolarmente inkazzato non avendola presa bene si alza dal tavolo e dopo aver inveito in maniera furiosa intima al tipo di rimborsargli la sua puntata.
Caos alle stelle, è dovuta perfino intervenire la Security.
Già detto molte volte, pur non apparendo mosse eticamente impeccabili, bisogna capitalizzare sugli errori del casinò, anche perché è dimostrato che a lungo termine questi errori sono effettuati molto più 'pro' casinò che 'pro' giocatori.
T N. -
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Condivido in pieno!. -
.a lungo termine questi errori sono effettuati molto più 'pro' casinò che 'pro' giocatori.
T N
La penso ugualeIn alcune giurisdizioni se il croupier paga, e successivamente la casa ravvisa l'errore, il giocatore non è tenuto a restituire (e in tal caso la casa si potrebbe rivalere sull'impiegato, anche se solitamente c'è l'assicurazione).
A Mendrisio al punto banco un croupier ha sbagliato un pagamento su un egalite, io non me ne ero assolutamente accorto, dopo qualche minuto vengo avvicinato da un direttore di sala col capo tavolo, mi dicono che mi erano stati pagati erroneamente 40franchi
Gli ho risposto che non me ne ero accorto che mi facessero vedere la registrazione e glieli avrei restituiti
Mi hanno risposto che non ero autorizzato ad entrare in sala controllo e che dovevo fidarmi della loro parola
Gli ho detto che non mi fidavo di nessuno io
Hanno provato a vessarmi con il fatto che non mi avrebbero più fatto entrare, gli ho risposto che me ne sarei fatto una ragione, non sono più tornato
Mi fanno ridere, sbagliano e pretendono che uno si fidi ciecamente. -
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Ma siete seri? Vi regalano soldi e parlate se tenerli o meno?
Edited by Luigicarannante - 26/7/2022, 14:44. -
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Dovevi farti gli affari tuoi, mi sarei incaxxato anche io!! . -
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Ti sono già state date molte risposte.
Da parte mia posso dirti che capisco la tua indole corretta ma è la situazione ad essere particolare.
"Al tavolo verde non ci sono padri ne figli"... Detto in altre parole: quando metti in gioco i tuoi soldi devi essere uno squalo.
È il bello del gioco, dopotutto. -
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Sicuramente and è uno che va pochissime volte al casinò, si gioca pochi soldi, la considera come una serata passata al ristorante e si pone il problema. Se nel ristorante in cui mi trovo bene e mi trattano coi guanti, il proprietario (figuriamoci un dipendente) mi mette nel conto 1 bottiglia di vino (costosetta) invece delle 2 che ho preso, lo faccio notare (è capitato e comunque da veri signori, non mi aggiustarono il conto).
Ma chi gioca costantemente non considera neanche per assurdo la possibilità di far notare un errore che premia.
La cosa più grave e che la decisione ha interessato la tasca degli altri.
Dovevi stare muto..
mi volevano linciare |
