Metodo Winchelloise

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  1. sgar
     
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    Vorrei sapere prima di intraprendere una programmazione personale relativamente al metodo descritto
    nella dispensa n736/i di cui sono in possesso da diverso tempo dal titolo: il Metodo Winchelloise gioco sui numeri pieni a massa pari se qualcuno ha già testato tale metodo e con quali risultati.

    Grazie a tutti
     
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  2. kruger
     
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    Rispondere a questa domanda mi porta alla mente studi di oltre trent’anni fa. Non so cos'è la dispensa che citi, posso però parlare con conoscenza diretta della Winchelloise. Per taluni (non per me) è il migliore studio mai fatto sulla Roulette.

    Nelle intenzioni di Nguyen doveva essere la spiegazione del metodo di gioco di Bemo Winkel, ma non ci credeva neanche lui a tale spiegazione, infatti è un metodo a massa pari e su numeri in divenire, ovvero l’esatto opposto del metodo di Winkel, martingala su numeri fermi.

    Tutto ha origine dal grafico che Bemo Winkel mostra ai giornalisti del Paris Match, dopo le innumerevoli vittorie in tutti i casinò più famosi di allora, compreso Malta e Libano, che avevano avuto molta risonanza internazionale, Ngujen si accorge che sono la rappresentazione grafica delle medie di ripetizione dei numeri in relazione alle boules uscite.

    E’ una delle procedure più testate di tutti i tempi, prima manualmente e poi al pc, per cui ti posso rispondere con facilità, il sistema non solo non è vincete ma può essere a tratti molto espositivo anche a massa pari.

    Io avevo provato a eliminare la massa pari (la somma di tutte le stupidità in un gioco tassato) e a mutualizzarlo, perchè si presta bene, sulla carta, in quanto è già un sistema di per se scomposto in vari piani di gioco, ovvero ogni piano è un salto di categoria di un numero in base alle sue uscite più probabili tenuto conto della tabella dello scarto medio, leggi gli usciti 2 volte che devono passare a tre, qelli usciti tre volte che devono passare a quattro ecc...
    Ma la carne che viene messa al fuoco e troppa e si brucia....sconsiglio a tutti una procedura del genere, meglio allora così come è a massa pari, come gioco perdente della domenica.

    L’unico modo di giocare le curve dello scarto medio è quello di Bemo Winkel, ovvero considerarle vicino alla loro saturazione, dopo tutto su questo Winkel è molto onesto e indica chiaramente ai giornalisti il punto di rettilineazione dell’ angolo della curva.

    Winkel giocava i numeri senza cambiarli per l’arco di tutta la martingala, semplicemente gli aspettava, l’opposto del metodo di Nguyen in cui i numeri da giocare aumentano quando non escono. Ovviamente aspettare significa pagare e questo era reso possibile solo dall’associazione di più giocatori che puntavano sugli stessi numeri, in quel caso giocatori stipendiati dallo stesso Winkel.

    Ne sono state dette di pirlate sul conto di Winkel la più grossa che fosse un trucco dei Casinò, invece non era ben visto ed era solo tollerato per pochi giorni, in quanto era una buona forma di pubblicità, ma niente di più, doveva spostarsi continuamente, inseguito da squilibrati che volevano il metodo, almeno tre aggressioni documentate prima dell’ultima fatale.

    Fu vittima della stessa sua strategia di immagine, non poteva fare diversamente, sapeva che da giocatore sconosciuto (come aveva fatto all’inizio) veniva allontanato dalle case, da qui la trovata migliore dello stesso sistema, fare rumore con puntate elevate e ingressi trionfali con vallette e Roll Royce, a quel punto i Casinò sotto gli occhi della stampa, non potevano rifiutare l’ingresso, pegno una pubblicità negativa milioni di volte peggiore del danno del gioco, ma questo attirò anche folle di pazzi che lo tallonavano, riceveva migliaia di lettere di supplica alla settimana.

    Kruger
     
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  3. Marco1
     
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    La mia scarsa partecipazione al forum è dettata da motivi personali di tempo, non è legata alla presenza di persone sgradite, su questo problema mi sono già confrontato da tempo e non ha per me nessuna rilevanza, per me contano gli argomenti, e ovviamente se non mi interessano non intervengo e il fatto se ho da dire qualcosa oppure no e nel secondo caso mi astengo ugualmente.

    Dico questo perchè ho proprio l’idea che un forum sia una cosa positiva, ( come avrei voluto trasferire questo concetto a Rader che abbandonò il forum di laroulette.it dove ero moderatore, lasciandoci orfani del più grande esperto mondiale di roulette dell’epoca moderna) e qusto mio concetto ottimista si basa su fatti reali, c’è sempre qualcuno che scrive qualcosa di interessante, magari è 1 conto 100 ma che vuol dire? Se non ci fosse il forum mancherebbe anche quell’unico intervento. Ovviamente ho estremizzato per fare un esempio, gli interventi interessanti sono molti di più di 1.

    E veniamo al perchè di questa mia introduzione, personalmente l’intervento di Kruger sull’argomento dello scarto medio è per me molto interessante, forse perchè sono anche io dell’idea che Winkel fosse un vero giocatore e non una montatura come alcuni pensano, e anche perchè sono sempre stato interessto a indagare sul suo modo di giocare (montante a parte che è assodato che fosse una banale martingala), allo scopo avevo aperto una discussione anche sul forum di laroulette.

    Per cui ho una domanda per Kruger: ritieni, dunque (se ho capito quello che hai scritto), che Winkel giocasse su una unica curva di scarto?

    Marco
     
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  4. raff954
     
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    Indubbiamente il "metodo Winkelloise" è uno dei dieci libri sulla roulette da portare con se su di un'isola deserta.
    ma il metodo Winkelloise non è certamente il metodo di Bemo Winkel.
    Da notizie del passato (ma non sono in grado di definire dove termina la storia per dare inizio alla leggenda) è possibile affermare che B. Winkel giocasse effettivamente solo su di una curva. Tale fatto sarebbe dimostrato dalla circostanza che egli poneva in gioco sempre i soliti numeri, senza aggiungerne o toglierne altri.
    Ma sicuramente egli teneva sotto osservazione tutta una serie di curve (e di numeri) tra cui, alla fine, egli sceglieva quella da porre in gioco, secondo alcuni parametri.
    Credo che il vero segreto (che nessuno è in grado di svelare) di B. Winkel siano proprio i detti parametri, oltre ovviamente ad una forte progressione ed ad una innata incoscienza.
     
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  5. Marco1
     
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    Se si prendono per buone le informazioni sul fatto che i numeri giocati da Winkel fossero fissi, c’è un solo modo possibile di giocare su una unica curva, sul ritardo, in quanto anche un gioco sulla ripetizione vede il giocatore costretto a cambiare i numeri.

    In quanto al ritardo c’è poi una condizione obbligata, che tutte le curve che precedono la penultima devono avere raggiunto il punto di saturazione, a meno che non si prenda in considerazione solo quella degli usciti 1 volta, cioè la prima curva, ma allora non avrebbe senso mandare, diverse ore prima, uno staff al casinò (informazione certa) a segnare le uscite alle varie roulette per ore.

    Marco
     
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  6. kruger
     
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    Marco1 sono contento di leggere qualche tuo intervento anche se raro, anche io sono spesso all’estero e non ho tempo.

    Appunto, come fai presente, non poteva giocare sulla prima curva, Winkel aveva già centinaia di colpi segnati al momento del gioco, e su più roulette, su questo le testimonianze che ho raccolto, molti anni fa, coincidevano. Il fatto che facesse segnare su più roulette e ne scegliesse una significava che cercava la chiusura delle prime curve, dato che non è detto che tutte le roulette rispettassero la statistica. Naturalmente è escluso che giocasse sui difetti, anzi il contrario, chi gioca sui difetti è costretto alla massa pari e su un numero elevato di boules giocate, mente Winkel raramente andava oltre la decima puntata e recuperava e faceva cassa in una unica vincita.

    Una informazione che non sono mai riuscito ad avere è su quanti numeri puntasse, le testimonianze sono discordi, chi dice 8, chi molti di più in quanto usava anche il carrè oltre che i pieni.
    So che Felix Gal e Henri Daniel avevano informazioni precise a riguardo, forse Paludi ha raccolto qualche memoria storica. Il mio interesse sulla questione è sempre stato solo di curiosità, aborrisco il concetto della martingala.

    La mia idea è che giocasse sui numeri restanti di formazione della quarta curva, dopo che la prima la seconda e la terza avevano raggiunto le 37 uscite, cioè saturate. Sono anche certo che se Winkel non fosse morto sarebbe saltato e se dopo il primo salto di capitale avesse continuato nello stesso tipo di gioco, sarebbe saltato ancora tanto da perdere tutto il margine di guadagno acquisito.

    C’è solo una possibilità di battere la roulette, la partita a vita, dove la vita (mettiamo 40 anni di gioco) è un segmento troppo piccolo per incontrare la somma degli scarti negativi che assorbono quelli positivi, rispetto al metodo valido gioco, e in questa logca martingale o montanti che fanno crescere troppo la puntata sono ovviamente escluse.

    Kruger
     
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    CITAZIONE (kruger @ 1/10/2008, 10:46)
    La mia idea è che giocasse sui numeri restanti di formazione della quarta curva, dopo che la prima la seconda e la terza avevano raggiunto le 37 uscite, cioè saturate. Sono anche certo che se Winkel non fosse morto sarebbe saltato e se dopo il primo salto di capitale avesse continuato nello stesso tipo di gioco, sarebbe saltato ancora tanto da perdere tutto il margine di guadagno acquisito.

    Che senso aveva giocare solo per la formazione della quarta curva ?
    Gli scarti che ricercava li poteva trovare anche sulla terza, e perchè no sulla seconda.
    Le curve rappresentavano le uscite dei numeri usciti una, due, tre, quattro... volte. I loro scarti erano proporzionalmente identici.
    Inoltre giocando sui ritardi significava mettere in gioco circa 15/20 numeri. Quale montante usava per sopportare tanto gioco ?
    Purtroppo le informazioni non sono molte, ma sarebbe stato interessante conoscere quanti numeri mediamente metteva in gioco per capirne un po' di più.

    Jomagic

    P.s. E' molto triste sfogliare precedenti post nel forum e leggere gli interventi dello sfortunato Jumpis.
     
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  8. kruger
     
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    Matematicamente non ha senso scegliere nessuna curva, la mia è una deduzione logica dal momento in cui le registrazioni comprendevano almeno un 200 colpi prima del gioco, la curva degli usciti 4 volte ne avrebbe registrati una trentina, dunque i numeri da mettere in gioco sarebbero stati inferiori a 10.

    Winkel non aveva a disposizione i metodi statistici di adesso, nella metà degli anni 50 avrà fatto fatica a raccogliere 500000 boules autentiche per poter effettuare uno studio tutto manuale, ed è probabile che abbia preso un abbaglio, magari ha visto una certa stabilità nella formazione della quarta curva nei dati parziali che aveva a disposizione.

    Chi ha detto che giocava una 20 di numeri? Una ventina di anni fa ho conosciuto a Baden un tizio che diceva di essere stato un impiegato di Winkel, e per età poteva anche essere vero, asseriva che i numeri fossero quattro, solo pieni e che uscissero nel giro di max dieci colpi. Con tutti i tipi strani che circolano per le sale non vi ho dato credito, ma 7-8 numeri potrebbero avere un senso se supportati dalla fortuna e da un bel capitale.

    Mi piacerebbe un intervento di Paludi su questo, che dopo Delaiti è l'unico che ha raccolto l'eredità di Gal-Daniel.

    Ripeto il concetto, se Winkel avesse continuato a giocare avrebbe riperso tutto. Ci sono due filosofie di gioco possibili, un gioco violento oppure uno lento a recupero e mutuale. Chi adotta il primo deve fare cassa rapidamente (ammesso che gli vada bene) e non mettere più piede in un casinò, a meno che non voglia giocare qualche dollaro a massa pari per puro intrattenimento.

    Kruger
     
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    Premesso che conosco l’argomento (Winkel) solo per quello che ricordo di quanto e’ stato scritto nei vari forum, desidero porre una domanda.

    A parte che considero valida l’osservazione scritta da Jomagic, anche se questa porterebbe ad una registrazione di numeri usciti e giocabili impossibile da gestire, mi viene alla mente un fatto che, se ho capito di cosa si sta parlando, mi sembra logico ed ineludibile.
    Sicuramente, in attesa dell’uscita dei numeri posti in gioco una volta raggiunta la “quarta curva”, altri numeri potrebbero raggiungere la stessa condizione dei primi e percio’ dovrebbero diventare a loro volta giocabili. Se cosi’ fosse, come si puo’ determinare quanti numeri giocava?

    Spero sempre di non scrivere castronerie, soprattutto dopo tanto tempo che non entro nel sito che ho, purtroppo, riaperto per una spiacevole notizia.

    Saluti.
     
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  10. kruger
     
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    x ping

    Non ho mai letto una castroneria scritta da ping, al massimo una distrazione. Mi fa piacere leggere gli interventi di marco1 e i tuoi, se anche lupin intervenisse sarebbe interessante.

    La mia considerazione nasce da alcuni punti certi del modo di giocare di W. Lui aveva a sua disposizione delle registrazioni su più macchine di diverse ore prima della sua giocata, in base a quelle sceglieva una roulette, puntava e non cambiava numeri sul tappeto, ma solo l’entità della puntata.

    Se invece di usare più curve (metodo classico Winkelloise di Ngujen) ne usi una sola è ovvio che il numero dei giocabili diventa fisso, e il numero cambia secondo quale punto della curva decidi di iniziare a giocare, se intervieni dopo che ne sono usciti 27 te ne mancano 10 per saturare la curva.

    Ed ecco il ragionamento ovvio che ne consegue, se aveva una registrazione di circa 200 numeri, è probabile che giocasse per la quarta curva, perché a quel punto si ritrovava una media di 27 usciti circa su tale curva per cui ne doveva porre in gioco una decina, assolutamente fissi, cioè quei numeri che mancavano.

    Quello che voglio dire è che questo ipotizzato è l’unico collegamento logico che ci può essere tra le curve dello scarto medio da lui stesso indicate, l’attesa dopo una registrazione di circa 6 ore, e una giocata su numeri fissi con martingala.

    In tutto questo non c’è nessun vantaggio matematico, naturalmente.

    Una curiosità storica sarebbe sapere quanti numeri giocava, cioè a che punto della curva entrava (a detta di un direttore di sala molto famoso sarebbero stati 8 ), le testimonianze dirette lo sapevano, Felix Gal ed Henri Daniel avevano un resoconto di alcune sedute, lo so da fonte certa, e forse tali documentazioni arrivarono alla biblioteca di Delaiti, dopo non so….forse Paludi…

    Kruger
     
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    Ti ringrazio Kruger, ma ho parlato di castronerie non per falsa modestia ma perche’ sono cosciente della mia ignoranza in questo argomento.
    Hai pero’ ragione sulle mie distrazioni. Se avessi letto meno frettolosamente il tuo primo intervento (Nguyen), non avrei posto la domanda.

    Saluti

    P.S.: incuriosito, anche perche' non ho ancora le idee chiare, ho provato a cercare in internet un sito serio, completo e dettagliato, ma ho trovato solo molta spazzatura. Se qualcuno puo’ consigliarmi lo ringrazio
     
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  12. code1
     
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    Ciao a tutti ho recuperato alcune vecchie risposte:
    "Mi piacerebbe approfondire l'argomento anche perchè se non era un millantatore ho conosciuto di persona un suo collaboratore,il quale nel
    precisare che nessuno conosceva la chiave del metodo usato, giocando per lui tutti avevano capito alcune regole,ed ognuno di loro si era costruito un metodo personale di gioco.
    Se qualcuno che legge è stato un suo collaboratore sarei contento se
    potesse confermare o negare.
    Mi è stato spiegato la registrazione delle dieci permanenze in orizzontale, del quadrato, dell'abbandono dei numeri giocati che facevano spazio ai nuovi, che i cavalli si giocavano perchè erano due pieni limitanti, carre ed altre puntate erano di ripiego e venivano fatte
    sui laterali dei pieni che venivano messi in gioco, i quali erano quasi mai più di cinque, mi ha spiegato il tipo di montante che era fatta in modo di non arrivare velocemente ai massimi, se non in rari casi pun-tava il max consentito.
    Comunque tengo a precisare che riporto quanto sentito da questo signore, vero o falso sarete voi a sconfessarlo o confermarlo, una cosa vi posso confermare il suo tenore di vita era molto alto.
    saluti Carlone"
    2
    "Marco,
    Riguardo all'età i 70 doveva averli quando l'ho conosciuto, e sono passati sette anni.
    Questo è quanto mi ricordo:
    La registrazione in orizzontale.
    Dieci permanenze, sotto altre dieci fino a raggiungere otto righe,da
    questi ottanta numeri estraeva un calore-equilibrio,che sarebbe la chiave che nessuno conosce, e che non rivelò neanche sul letto di morte.
    la nona riga di attesa ,nessun numero scelto doveva sortire.
    La decima riga formazione del quadrato era il ciclo di gioco, finito il ciclo
    rivedeva i parametri annullando la prima riga e così via.
    Quando il tavolo chiudeva andava via continuando la partita il giorno
    dopo.
    Carrè,terzine e quantaltro giocava li rilevava o dai laterali dei numeri che giocava e o dai laterali dei numeri che nelle ultime quattro file non erano sortiti .
    saluti Carlone"

     
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  13. kruger
     
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    Indubbiamente la storis di Winkel ha creato molte dicerie vuote di contenuto, giocatori che si sono ispirati a racconti farneticanti e anche furbi venditori. Le notizie migliori però sono arrivate proprio dai tesimoni oculari che con i sistemi non hanno niente a che fare come i giornalisti e i giocatori occasionali presenti.

    Winkel non registrava niente, quando sedeva per il gioco i numeri da puntare erano già stati decisi in base alle registrazioni degli impiegati del pomeriggio-serata, circa 200 boules, Winkel sul tavolo aveva solo un misero foglietto per il conteggio delle cifre per le puntate in base all’andamento del gioco (la martingala).

    Chi volesse ragionare sul metodo possibile (esercizio più da passatempo enigmistico che pratico) non si deve discostare dalle curve dello scarto medio dei numeri (quella è una notizia certa fornita dallo stesso Winkel, e di cui si era pentito come lui stesso asserisce al Deer Spiegel in una intervista succesiva a quella del Paris Match) e valutare cosa accade dopo circa 150-200 boules per un gioco su numeri fissi che non cambiano sul tappeto al proseguire del gioco.

    Kruger
     
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12 replies since 13/9/2008, 15:45   3347 views
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