se lo dice dexter.....

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  1. theodalost
     
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    Non è che non voglio rispondere (lo so, l'impressione che si ha è proprio questa), anzi mi farebbe molto piacere se, tramite i mie concetti, qualcuno riuscisse a svoltare. Dopo tutto anche io sono stato un giocatore perdente. Per mia fortuna però a parte il tempo dedicato al lavoro (di lavoro si tratta: chi pensa di andare al casinò a divertirsi ha le idee alquanto confuse) ho diversi hobby e relazioni sociali da coltivare.
    Senza fretta però mi prometto di rispondere.

    Del libro di Theo esiste una traduzione in italiano, molto diffusa. E' fatta male, può addirittura essere fuorviante. La sconsiglio. Io quando ho comprato il testo (comprai l'originale, non le fotocopie) ho speso mesi per capire (la lingua) ed anni per capirne i concetti. Purtroppo per me non c'era Teodoro a dare consigli.

    Inizio con parlare di Sadia, le risposte agli altri gentilissimi lettori a breve.

    QUOTE (maxymm74 @ 14/5/2015, 13:57) 
    Salve theo mi potresti commentare questa citazione di Sadia? E soprattutto concordi con quello che dice? Grazie!!
    "Nel movimento di una permanenza abbiamo molto sovente due tendenze che si presentano alternativamente: la tendenza regressiva e la tendenza progressiva. Dopo una serie di sei punti, ad esempio arriva una serie di cinque punti; dopo una serie di cinque una serie di quattro; dopo una serie di quattro una serie di tre; dopo una serie di tre una serie di due; dopo una serie di due un colpo di 1: questa è una tendenza regressiva. Poi vi è una serie di sette che arriva fatalmente e che oltrepassa tutti i punti di arresto delle serie inferiori: questa è la tendenza progressiva. La stessa tendenza si manifesta sull’alternanza e sugli altri movimenti. Se voi sapete captare e sfruttare queste tendenza, otterrete un numero impressionanti di vincite reali. – Immaginate di giocare sempre per la serie. Non potete avere dei colpi sul banco a massa uguale, perché i punti di continuità sella serie saranno le vostre vincite, ma i punti di discontinuità saranno le vostre perdite e questi punti si equilibreranno. Ma marcate dapprima i punti di arresto che dovrete considerare come perdite fittizie – punti che vi saranno dati dalla tendenza regressiva – e attendete che la tendenza progressiva si manifesti. Se voi giocate realmente seguendo la tendenza progressiva a tutti i livelli oppure la tendenza regressiva ha lasciato un punto di arresto, ottenendo l’equilibrio delle perdite fittizie con delle vincite reali, otterrete dei colpi sul banco. - Se quando volete oltrepassare un punto di arresto, questo punto di arresto si ripete, avrete una perdita reale, ma a partire da questo momento dovete considerare che la tendenza regressiva domina a questo livello e dovrete giocare in principio per la serie di punti d’arresto al medesimo livello, tenendo però conto della periodicità anteriore di questo punto di arresto.
    Si può altresì giocare in senso progressivo ad un livello ove non abbiamo un punto di arresto, ma a condizione che questo livello presenti una dominanza molto pronunciata"

    Premetto che sono mie opinioni, non voglio sminuire chi non può replicare.

    Innanzitutto, non sono mai stato un fan dell'autore, il suo parlare in modo quasi irriverente di D'Alost non mi è mai piaciuto.
    Il suo dichiarare possibili vincite a partire (sob) dal 30% e a rifiutare (sob sob) metodi che fruttano il 10% fanno capire che si tratta:
    a) di una personalità disturbata
    b) di un incompetente assoluto
    c) di un burlone
    d) di un cacciatore di polli
    Dovendo scegliere, escluderei il b) e propenderei per il d).

    Commentiamo il pensiero specifico.
    Tendenze regressive e progressive? Parliamo di fenomeni troppo specifici. Una serie di 5, come possiamo considerarla diversa da una serie di 4 o da una di 6? Ha la roulette un metro così specifico. Si talvolta non agisce da generatore completamente casuale ma, essa non ha certo "gli occhi".
    Molto più sensata la classificazione I vs A, A2 vs A3+. Gia A3 vs A4+ è a mio avviso una palese forzatura.
    Si, a volte ci sono tendenze progressive, a volte regressive, a volte si mescolano (molto spesso).
    Dalle righe suddette non emerge nessun indizio su come poter capire "queste tendenze". Anzi, i pochissimi indizi che l'autore fornisce sono (non penso volutamente) completamente fuorvianti.

    Saluti

    Teodoro
     
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74 replies since 9/4/2015, 12:58   6743 views
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