metodo "goria"

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  1. sobolev
     
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    CITAZIONE (danbarc @ 21/1/2012, 16:24) 
    Premesso che non ho mai fatto riferimento ad alcuna selezione..

    ma se mio fratello col mio stesso metodo (es. sempre R) avesse puntato e vinto 5 colpi, con quanta ragione sarebbe

    motivato a ritenere che il 'monte successi' atteso 5 colpi prima, ora manca di 5 successi, perdipiù consecutivi?

    E io non dovrei essere parimenti motivato solo perché non ho puntato?!? Quindi ne avrei 'diritto' ad esserlo

    se avessi puntato 0,01c


    ...............................................................................................................................................................

    E comunque, ahiahiahi.. qui scrivi di scarto.. e lo scarto poggia sui colpi precedenti della propria permanenza.. :-)

    (che, come vedi, se correttamente rilevati, hanno un loro significato per il calcolo probabilistico..)


    Buona permanenza.



    ps ti riferisci ad uno scarto di frequenza sulla selezione puntata o sui successi attesi probabilisticamente in relazione

    al metodo usato?

    [/color]

    A mio parere se tuo fratello avesse vinto cinque colpi consecutivi dovrebbe solamente ringraziare la dea bendata, perchè vincere cinque colpi consecutivi in cinque tiri vuol dire aver centrato una combinazione che ha solamente il 2,72% di probabilità.
    E' facile che non gli succeda una seconda volta, non perchè ha già avuto, ma perchè è difficile intrinsecamente
    Non ci sono motivi particolari per i quali si debba ritenere in credito o debito col caso nei prossimi colpi, che potrebbero rimanere positivi per molto tempo ancora o sterzare verso una perdita anche prolungata.
    E questo vale per chiunque in qualunque momento entri in gioco.

    Non vedo contraddizioni nel secondo punto: i colpi possono essere indifferentemente vinti o persi ed è evidente che in qualsiasi momento consideri la mia situazione posso trovarmi in scarto positivo o negativo, difficilmente in parità assoluta e questo ovviamente poggia sul fatto che ho giocato.......

    Il concetto che voglio sostenere è che i colpi passati non contano per trarre indicazioni di gioco, conta il gioco che verrà e le probabilità ad esso collegate.
    Mi spiego con l'ultimo esempio ( solo un esempio, ben inteso, non da prendersi così com'è!):

    Supponiamo che io decida di voler guadagnare un pezzo nei prossimi 12 colpi vincendone solamente 4...
    Il calcolo mi dice che ho il 91,3% di veder realizzato il mio obiettivo......indipendentemente da selezioni, dalla chance semplice puntata o da ciò già uscito.......rispetto quindi l'indipendenza del colpo, e la non memoria della ruota.
    Potrei essere in giornata fortunata dove vinco molti più colpi dei quattro previsti, potrei vincerne solamente tre o due o uno,
    oppure nessuno e questo anche ripetutamene.
    E' chiaro che servirà una manovra ben strutturata che consideri lo scarto tra l'obiettivo di gioco ed il suo momentaneo manifestarsi.
    Buona serata
     
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    E' la somma che fa il totale

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    CITAZIONE (sobolev @ 20/1/2012, 18:56) 
    CITAZIONE (danbarc @ 20/1/2012, 16:15) 
    Per fare un esempio, la permanenza sortita mentre mio fratello era al tavolo a puntare ed annotare

    ed io ero al bar per un bicchiere di latte, quando torno al tavolo varrà anche per me o no?

    E se mio fratello non avesse puntato per due colpi ma avendoli solo osservati, non ne teniamo più conto?!?

    La permanenza sortita non vale ne per te ne per tuo fratello, è sortita e basta. Chi ha osservato si sarà tolto la curiosità,
    chi ha giocato avrà vinto o perso secondo il calcolo delle probabilità che c'entra eccome

    Stavo cercando di spiegare questo... ma forse sei stato più efficace tu. :D

    CITAZIONE (8-11-23-trenta @ 21/1/2012, 09:38) 
    ....mi state facendo venire mal di testa.

    ecco come io uso la personale e cosa INTENDO:

    gioco il mio sistema al casino ',vinco....poi mi fermo.Ora faccio riassorbire la vincita con un gioco fittizio
    con numeri presi a capocchia a casa mia o al casino da un diSplay o DA 6 palline in un sacchetto (gioco sulle sestine nel mio caso).......perdo, mi sono messo in
    pari con i miei diritti di sortita ,magari vado addirittura in perdita.
    Ora riprendo al tavolo DEL CASINO con soldi veri:

    e' permanenza personale o cosa questa??
    ..... ciao!

    ...non ottieni alcun vantaggio al casinò...
     
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    CITAZIONE (8-11-23-trenta @ 21/1/2012, 18:01) 
    ...se vinco e mi porto in cassa con un +3+4 esempio ,mi fermo.....
    aspetto che il banco si riprenda qualcosa di quello che ho vinto con un gioco ora fittizio.....
    posso giocare al casino', a casa o dove meglio credo.....
    io NON GIOCO DENARO ma gioco.....
    prendo i numeri casualmente, faccio le puntate come sempre farei in un gioco reale al tavolo verde!!!!

    Se tutto tende all'equilibrio , dovrei presto o tardi perdere una porzione o tutta quella vincita.

    UNA VOLTA verificata questa perdita, torno in sella e aspetto di riprendermi qualche unita ' di BENEFICIO!!!

    MI MUOVO COSI',forte del fatto che la figura che cerco e' statisticamente presente appunto nel sistema che utilizzo.

    Invece ,se parto e perdo.....cerco di recuperare con piccoli incrementi nel corso della giornata di gioco.

    Io opero cosi',questo e' quello che intendo x permanenza personale!!!

    x 8-11-23-trenta
    Hai scritto che prendi i numeri casualmente, cioé intendi che sono nati 'casuali' o che li prendi da dove capita? E, soprattutto, quanti ne prendi?

     
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  4. il Prof.
     
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    Mi sembra un altro modo di complicarsi la vita perché abbiamo l'illusione che un ragionamento difficile sulla scelta del numero sia più efficace di una scelta a casaccio. Signori, le probabilità non cambiano.
    A scanso di equivoci, fate questo banalissimo esperimento:
    - prendete un bel po' di permanenze reali
    - ogni volta che incontrate 8 neri o 8 rossi di fila, giocate a massa pari sulla chance opposta per solo 3 tiri
    Poi giudicate i risultati per conto vostro.
     
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  5. cliff73
     
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    CITAZIONE (il Prof. @ 23/4/2014, 20:16) 
    Mi sembra un altro modo di complicarsi la vita perché abbiamo l'illusione che un ragionamento difficile sulla scelta del numero sia più efficace di una scelta a casaccio. Signori, le probabilità non cambiano.
    A scanso di equivoci, fate questo banalissimo esperimento:
    - prendete un bel po' di permanenze reali
    - ogni volta che incontrate 8 neri o 8 rossi di fila, giocate a massa pari sulla chance opposta per solo 3 tiri
    Poi giudicate i risultati per conto vostro.

    quoto.
     
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    CITAZIONE (il Prof. @ 23/4/2014, 20:16) 
    Mi sembra un altro modo di complicarsi la vita perché abbiamo l'illusione che un ragionamento difficile sulla scelta del numero sia più efficace di una scelta a casaccio. Signori, le probabilità non cambiano.
    A scanso di equivoci, fate questo banalissimo esperimento:
    - prendete un bel po' di permanenze reali
    - ogni volta che incontrate 8 neri o 8 rossi di fila, giocate a massa pari sulla chance opposta per solo 3 tiri
    Poi giudicate i risultati per conto vostro.


    x Il Prof... Pur se quanto hai scritto non fa una piega, 'che c'azzecca?' direbbe Di Pietro.

    Sembrerebbe che non avessi ben chiaro di cosa si stesse discutendo e ne dà conferma il 'banalissimo esperimento' che proponi... Nessuno aveva scritto che le probabilità cambiano dopo 8 neri o 8 rossi, ecc.....
    Piuttosto si osservava sulla corretta modalità di raccogliere risultati per allungare una o più permanenze personali, mantenendo fermi i necessari presupposti di base e poi, visto che 8-23-11-trenta ha esposto il suo modo di farlo, gli chiedevo ulteriori info per verificare la presenza di quei presupposti.

     
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  7. murgiamassimo63
     
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    Scusate l'ora,ma ho letto velocemente,quindi rispondendo potrei dire cose inesatte.
    se il buffone di torino è aldo bunino o tavoloverde o mancuso non importa,perchè il sistema di goria in realtà è del defunto C.D'A. pace all'anima sua.
    inutile dire che ha buttato una vita ,un lavoro,una famiglia alla ricerca della pietra filosofale.
    però in realtà il sistema non era come lo esponete.la versione originale parteva dal presupposto di quanto sia difficile trovare una sequenza di 18 numeri assenti in chances tradizionali.e qui il Prof può erudirci in materia di calcolo di probabilità.
    questo "postulato empirico" poggia le sue basi che sia sufficiente aspettare l'uscita di 18 numeri diversi e da quel punto si giocano con una montante tipo bred winner i 18 numeri mancanti che inevitabilmente dovrebbero uscire,anche se il defunto assicurava la vincita con la fibonacci.
    sicuramente è una condizione di attacco che incontreremo molto più frequentemente rispetto ad una chances tradizionale,ma il perchè lo lascio spiegare al Prof,io vado a dormire,buona....notte o giornata a tutti.
     
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  8. il Prof.
     
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    CITAZIONE (danbarc @ 24/4/2014, 01:08)
    x Il Prof... Pur se quanto hai scritto non fa una piega, 'che c'azzecca?' direbbe Di Pietro.
    Sembrerebbe che non avessi ben chiaro di cosa si stesse discutendo e ne dà conferma il 'banalissimo esperimento' che proponi...

    Ho scritto quello che ho scritto perché in questo metodo si parte da un concetto di selezione, il che è matematicamente inutile. Quindi non serve a niente puntare i 18 numeri che non sono usciti, si può benissimo puntare 18 numeri a caso o, per comodità, una chance semplice, con molti meno pezzi. E aggiungo anche, proprio per farti capire che so di cosa stiamo parlando, che il concetto di Marigny non ha senso sullo scarto non ha senso. Cioè, non voglio dire che Marigny sbagliasse, ma voglio dire che viene interpretato male quello che lui calcolò. Un conto è dire che tra due chance, probabilisticamente è quasi impossibile che si crei uno scarto maggiore a 5 volte la radice quadrata del numero dei lanci, e un conto è applicare tale scarto in maniera ottusa, cioè a posteriori, dopo che lo scarto sembra essere vicino a tale "limite" probabilistico. È identico a puntare Rosso dopo 20 neri, per questo ho fatto l'esempio del banalissimo esperimento. Se uno gioca solo in condizioni limite, la probabilità non si ricorda di lui; ogni tiro è nuovo, per cui giocare a scarti già elevati non cambia assolutamente niente rispetto al giocare dall'inizio, si perde solo tempo e pure quello va messo in conto.

    CITAZIONE (murgiamassimo63 @ 24/4/2014, 02:50)
    la versione originale parteva dal presupposto di quanto sia difficile trovare una sequenza di 18 numeri assenti in chances tradizionali.e qui il Prof può erudirci in materia di calcolo di probabilità.
    questo "postulato empirico" poggia le sue basi che sia sufficiente aspettare l'uscita di 18 numeri diversi e da quel punto si giocano con una montante tipo bred winner i 18 numeri mancanti che inevitabilmente dovrebbero uscire,anche se il defunto assicurava la vincita con la fibonacci.
    sicuramente è una condizione di attacco che incontreremo molto più frequentemente rispetto ad una chances tradizionale,ma il perchè lo lascio spiegare al Prof,io vado a dormire,buona....notte o giornata a tutti.

    Il perché è ovvio. Una chance semplice tradizionale ha il 50% di sortita, zero escluso, quindi per essere sicuri che una delle due non sia mai uscita dobbiamo necessariamente fermarci al primo tiro. Giocare invece su 18 pieni non usciti è una situazione che troveremo invece di continuo, poiché i numeri sono 36 e quindi solo superando i 18 tiri potremmo eventualmente avere numeri non ancora usciti. Ma siccome è molto facile probabilisticamente che dei numeri si ripetano, ecco che avremo più di 18 tiri ed ancora 18 numeri non usciti. Basta fare un calcolo della probabilità normale, io adesso però non ho tempo perché devo scappare. Un saluto.
     
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  9. ovaro
     
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    +prof
    Mi sembra di capire:

    1-qualsiasi selezione fatta sul passato,Marigny od altro,per te,non puo' influenzare in alcun modo il futuro,vero?

    2-la legge del terzo e' una legge matematica o statistica ,il risultato delle osservazioni di quanto accaduto e che comunque
    trovano conferma in quelle future?

    3-giocare i a favore dei 18 usciti o per i 18 non usciti per me e' assolutamente uguale,stesse probabilita'.
    grazie per le risposte
     
    .
  10. ovaro
     
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    *prof
    scusa, unìaltra cosa
    secondo te la "geometria del cilindro" puo' essere d'aiuto al gioco,non parlo delle sue combinazioni geometriche classiche(vicini-serie-orfanelli),in fin di conto sono 37 "buche "come in un campo da golf"?
     
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  11. il Prof.
     
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    CITAZIONE (ovaro @ 24/4/2014, 14:32)
    +prof
    Mi sembra di capire:
    1-qualsiasi selezione fatta sul passato,Marigny od altro,per te,non puo' influenzare in alcun modo il futuro,vero?
    2-la legge del terzo e' una legge matematica o statistica ,il risultato delle osservazioni di quanto accaduto e che comunque
    trovano conferma in quelle future?
    3-giocare i a favore dei 18 usciti o per i 18 non usciti per me e' assolutamente uguale,stesse probabilita'.
    grazie per le risposte

    1. Non solo per me, ma per le leggi matematiche fino ad oggi conosciute. Parliamo di eventi indipendenti, per cui non dipendono da nessun altro evento indipendenti di stessa natura, passato, futuro, contemporaneo.
    2. La legge del terzo è una banalissima legge basata su probabilità matematiche. Se provi a fare il calcolo della probabilità ti accorgi quanto sia scontata questa legge. 35/36*34/36*33/36, ecc ti dà la probabilità che NON ci sia una ripetizione, per cui facilmente puoi intuire con che probabilità tali ripetizioni arrivino. Non trovano conferma in un ragionamento futuro, trovano conferma su basi probabilistiche fatte a priori. Se una cosa succede nel 90% dei casi, succederà nel 90% dei casi. Ma se partiamo da un caso limite, dove ad esempio la ripetizione non c'è ancora stata per un bel po' di spin, non aumentiamo la probabilità che questo evento arrivi in futuro. Cioè, non lo aumentiamo rispetto alla sua naturale probabilità di sortita. Quindi, se anche avessimo 20 numeri di fila senza ripetizioni, il calcolo è sempre 16/36*15/36*14/36, ecc. Si parte da 16 perché ovviamente i numeri che non danno una ripetizione, se ne sono già usciti 20, sono i rimanenti.
    3. Esatto, stesse probabilità, sempre 18/36, quindi 1/2, come una qualunque chance semplice.

    CITAZIONE (ovaro @ 24/4/2014, 15:58)
    *prof
    scusa, unìaltra cosa
    secondo te la "geometria del cilindro" puo' essere d'aiuto al gioco,non parlo delle sue combinazioni geometriche classiche(vicini-serie-orfanelli),in fin di conto sono 37 "buche "come in un campo da golf"?

    No, non abbiamo nessun "aiuto" in nessun caso. Non esistono sistemi che aiutino, esistono soltanto dei sistemi con una probabilità di sconfitta, calcolata in base a limite del tavolo e/o limite di capitale. Questa è una cosa che secondo me va capita come base di tutto il nostro gioco sulla roulette. Dobbiamo essere noi a decidere quanto siamo disposti a rischiare e quanto vogliamo vincere. Definite queste due cose, si cerca di trovare il sistema con la probabilità di ottenere questo successo più alta possibile.
    Faccio un esempio: mettiamo il caso che io voglia guadagnare 1000 euro. Quanto sono disposto a rischiare? Mettiamo che io sia disposto a rischiare 20.000 euro (ovviamente più posso rischiare, più è facile che io vinca quei 1000 euro). Adesso dobbiamo trovare la probabilità più alta possibile che abbiamo di incassare quei 1000 euro rischiandone 20000. Se giochiamo al raddoppio abbiamo 15 possibilità su 16 di vincere i 1000 euro e ci avanzano pure 5000 euro con i quali, eventualmente, fare una riduzione logica e incrementare ancora tale probabilità. È sufficiente? Per 15 persone su 16 sì. Ci fidiamo o no? Qui la scelta al giocatore. Chiaramente è solo un esempio.
     
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  12. ovaro
     
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    Grazie, quindi se e' il caso che ci governa , puo' vincere solo chi "resiste" di piu' nelle fasi burrascose(che non sappiamo quanto durano purtroppo) e di conseguenza il TUO SISTEMA E' l'UNICO,perche' proprio fondato ALLA CIECA e' l'unico praticabile?

    grazie ancora,come mi piacebbe smentirti ;)
     
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  13. il Prof.
     
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    CITAZIONE (ovaro @ 24/4/2014, 17:23) 
    Grazie, quindi se e' il caso che ci governa , puo' vincere solo chi "resiste" di piu' nelle fasi burrascose(che non sappiamo quanto durano purtroppo) e di conseguenza il TUO SISTEMA E' l'UNICO,perche' proprio fondato ALLA CIECA e' l'unico praticabile?

    grazie ancora,come mi piacebbe smentirti ;)

    No, può vincere chiunque, proprio perché è "il caso che ci governa"; tutto dipende dall'obiettivo e dal capitale, e quindi dalle probabilità di vincere e di perdere. Il mio sistema di gioco è un sistema parecchio banale, ce ne saranno certamente di migliori. Ma ogni sistema è "migliore" in base all'obiettivo e al capitale che si ha. Più l'obiettivo è piccolo, più sarà facile raggiungerlo; più il capitale è grande, più sarà difficile distruggerlo. Se poi le persone vogliono per forza sfruttare la roulette (che è un gioco svantaggioso) per diventare milionari, questo non è un problema né della matematica né della roulette. Questo è un problema psicologico e sociologico, ma niente ha a che vedere con il gioco di per sé.
     
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  14. ovaro
     
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    CITAZIONE (il Prof. @ 24/4/2014, 16:31) 
    CITAZIONE (ovaro @ 24/4/2014, 17:23) 
    Grazie, quindi se e' il caso che ci governa , puo' vincere solo chi "resiste" di piu' nelle fasi burrascose(che non sappiamo quanto durano purtroppo) e di conseguenza il TUO SISTEMA E' l'UNICO,perche' proprio fondato ALLA CIECA e' l'unico praticabile?

    grazie ancora,come mi piacebbe smentirti ;)

    No, può vincere chiunque, proprio perché è "il caso che ci governa"; tutto dipende dall'obiettivo e dal capitale, e quindi dalle probabilità di vincere e di perdere. Il mio sistema di gioco è un sistema parecchio banale, ce ne saranno certamente di migliori. Ma ogni sistema è "migliore" in base all'obiettivo e al capitale che si ha. Più l'obiettivo è piccolo, più sarà facile raggiungerlo; più il capitale è grande, più sarà difficile distruggerlo. Se poi le persone vogliono per forza sfruttare la roulette (che è un gioco svantaggioso) per diventare milionari, questo non è un problema né della matematica né della roulette. Questo è un problema psicologico e sociologico, ma niente ha a che vedere con il gioco di per sé.

    ******************************
    Quanto c'e' di vero nella frase :piu' l'obbiettivo e' piccolo,piu' sara' facile raggiungerlo, anche e soprattutto nella vita,ma poi raggiunto bisogna salire un'altro gradino,altrimenti non c'e' gusto,ti pare?
    Avanti Savoia ,chi si ferma e' perduto.
    grazie
     
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  15. jo_valachi
     
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    ehehehe stessa metodologia di cliff ehehehe uguale uguale uguale eheheheh
     
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85 replies since 16/1/2012, 01:19   4226 views
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