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kruger.
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Per Limes
Marco1 l’ha già detto, la roulette produce un gioco continuo, il limite tende ad infinito, ma il giocatore ha però la possibilità di ritagliarsi dei percorsi in questo flusso, e lo può fare nel rispetto del calcolo delle probabilità, con in più la possibilità di aumentare la frequenza pagandola con una manovra.
E’ in questa logica che si struttura il gioco di riccardo, dato che il rispetto del calcolo delle probabilità avviene solo nelle medie ed in un numero elevato di boules, ecco il concetto di forzatura, non la ricerca della spettanza matematica ma una percentuale maggiorata di probabilità, dunque i colpi vincenti saranno MINORI di quelli necessari dal calcolo della probabilità, e se questa discrepanza è addirittura del 30% per restare nell’esempio di Riccardo, le perturbazioni non possono durare a lungo, o avremmo a che fare con una roulette difettosa che produce un trend mostruoso in cui tutti si getterebbero a piene mani.
Dunque non vedo perché se io divido parte dello scoperto anche sui colpi di 1 devo ricercare un numero di colpi vincenti maggiore di quelli perdenti come dici tu, sono io che faccio le divisioni e posso farle come mi pare, se la matematica statistica mi dice che ho diritto a 25 colpi su100 posso ricercarne 18 su 100, o 36 su 200, o 54 su 300 etc..
Aggiungere un nuovo divisore lo porta a 5 e a multipli di 5. Deve essere fatto sin dall'inizio, calcolando una parte dei colpi per l'utile ( max 10%).
Il giocatore deve rispettare tre condizioni, una puntata che cresce il meno possibile ( e questo è reso possibile dalle divisioni dei recuperi), una aspettativa inferiore a quella assegnata dalla probabilità matematica, un capitale che dia la possibilità di reggere molte centinaia di boules .
Quello che non deve mai essere perso di vista è il concetto di frequenza, il metodo di Riccardo affronta questa ottica (… si può fare di meglio come ricercare eventi più stabili, vedi i disequilibri…) .
Kruger
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