Roulette Professionisti Forum

Posts written by ping

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    CITAZIONE (kruger @ 14/9/2006, 19:05)
    Purtroppo a situazioni complicate non ci sono risposte semplici, come invece la quasi totalità dei giocatori vorrebbe

    CITAZIONE (jumpis @ 14/9/2006, 20:23)
    ''pensare''

    Probabilmente faccio parte, come dice il titolo, della schiera di intossicati dalla massa pari. Il motivo potrebbe essere che, se la gioventù è breve, la vecchiaia lo è ancora di più e si cerca di accelerare. O forse è solo per il divertimento di sfidare l'impossibile.
    Il risultato è che non ho più voglia di costruirmi un metodo sulla base dei punti sottolineati da Jumpis.

    Attenzione: ho scritto che non ho più voglia, non che è impossibile arrivarci "pensando".

    Attendo "eventuali" critiche per le citazioni di Kruger e Jumpis e mi faccio un complimento: ho l'onestà intellettuale di ammettere che la colpa è mia e non della mancanza di indizi.

    saluti
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    Ci devo pensare bene, però mi sembra che, in questo caso, la conta delle carte potrebbe dare dei vantaggi.

    A me interessa in modo particolare perchè, dove vivo, applicano quasi tutte le regole applicate in USA, anche se con un po' di ritardo.

    saluti
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    Se l’inizio giornata registrato sui fogli fosse anche l’inizio giornata del misterioso giocatore, allora veramente osserverebbe ben pochi colpi (4-5) prima di attaccare.
    Però la cosa che trovo strana, se ho letto bene (le immagini non le vedo chiaramente) è che attacca quasi sempre giocando Manque-Passe, almeno 8 attacchi su 10, e del totale degli attacchi almeno il 60-70% iniziano con manque-passe giocato singolo.

    Mi piacerebbe avere tempo da dedicare al nuovo enigma.

    Saluti
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    CITAZIONE (dfsal @ 27/7/2006, 00:40)
    0 r p ps 1+
    0 r ps
    29 1-
    0 m 0

    Ciao Salvatore

    ho dato solo un'occhiata, ma non capisco i risultati di queste giocate della prima giornata. Prova a controllare.
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    Mi piacerebbe trovare la soluzione al dualismo che mi perseguita.
    Quando gioco (e ragiono), per fortuna, penso come Marco. Quando “studio”, pian piano, arrivo ad osservare la permanenza cercando di capire la sua distribuzione, per poter anticipare i suoi movimenti.
    Forse ho il virus della massa pari, o il difetto di avere il desiderio di trovare la soluzione ad un problema considerato irrisolvibile.
    Credo siano molti a patire di questa malattia, ed è per questo che se ne parla ancora.
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    Un anno fa avevo scritto questo post. Mi sembra sia adatto a questa discussione.

    Abbiamo letto molte spiegazioni che portano alla condanna matematica della massa pari, e le conclusioni sono che chi pensa di vincere giocando a massa pari è un neofita, un pazzo, un illuso, un sognatore ecc.

    36 è meno di 37.
    Per sostenere il contrario si deve dimostrare matematicamente che 36 è più di 37, punto e basta.

    No, non basta come spiegazione per convincere chi “crede”. E sono molti, nei vari forum, convinti che si possa riuscire a vincere giocando a massa pari.
    Ma come ?
    Semplice, con l’ausilio di un'allucinazione: la selezione dei colpi ! E che sia tale da dare, portata al suo estremo, più colpi vinti di quelli persi.
    Questa speranza si mantiene viva perchè un matematico non può dimostrare l’impossibilità di vincere più colpi di quanti se ne perdono, come un ateo non può dimostrare a chi ha fede che Dio non esiste (scusate l’indelicatezza della metafora).

    Altri cercano l’evento raro che possa ritardare il salto, allontanarlo tanto da poter sviluppare una manovra finanziaria resistente a decine di migliaia di colpi. Trovare l’evento raro significa trovare molti eventi frequenti contrari all’evento raro, sufficienti a rendere possibile la manovra finanziaria. Questo tipo di ragionamento può portare uno sprovveduto a pensare che, se si cerca questo tipo di evento, ci si può spingere anche oltre e cercare un evento sufficientemente frequente da poterlo giocare a massa pari. Anche perchè, per vincere più colpi di quelli che si perdono, non si deve andare obbligatoriamente contro la matematica, devi “solo” capire quando giocare.
    Il fatto che anche i grandi maestri abbiano preso un abbaglio, non basta a frenare la speranza. Non si è ancora analizzato tutto lo scibile.
    Irrazionale ? Certo, ma se si deve sognare, meglio farlo in grande
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    CITAZIONE (costanzo @ 24/6/2006, 10:28)
    sarebbe bello poter puntare nel momento in cui la pallina si stacca dal tunnel....puntroppo non si può.

    Adesso ho capito!
    le poche volte che ho giocato alla roulette, potevo puntare anche quando la pallina stava per entrare nella casella.
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    X Costanzo

    Quello che stavo pensando è che la pallina si stacca dal tunnel, per iniziare la parabola discendente, quando raggiunge una determinata velocità. Velocità che deve essere sempre la stessa per potersi appunto staccare dal tunnel.
    Credevo fosse importante osservare il numero della casella che passa sotto alla pallina al momento del suo stacco dal tunnel.

    Se il cilindro girasse sempre alla stessa velocità e non ci fossero i diamanti, ed il momento dello stacco dal tunnel della pallina corrispondesse al passaggio sotto di essa della casella dello zero, e supponiamo che finisca poi col cadere nella casella del numero 5, tutte le volte che la pallina si staccasse dal tunnel in corrispondenza della casella dello zero dovrebbe poi cadere nella casella del numero 5 (più o meno).

    Questo l’ho pensato perchè non capisco l’influenza che può avere la spinta data dal croupier, se poi la caduta della pallina inizia sempre quando raggiunge quella determinata velocità.

    Spero di non aver detto troppe cazzate.
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    di questa materia non so niente, però voglio esprimere un dubbio.
    nel momento in cui la pallina inizia a perde la forza centrifuga e, di conseguenza, inizia a cadere verso il cilindro, non ha sempre la stessa velocità, a prescindere dalla spinta iniziale?
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    Ahi Salvatore, me ne lasci passare una?

    Non è una mia classificazione. In fotografia si definisce "negativo" un' immagine con valori cromatici inversi a quelli che risulteranno nell'immagine positiva: bianco-nero, vincita matematica - perdita matematica, massa pari - manovra finanziaria, ecc.

    Non capisco cosa ci trovi di anormale.

    saluti

    P.S. ormai questo è diventato un forum-bazar, dove si parla di tutto ma non di roulette (Salvatore, osservazione non diretta a te, sei uno dei pochi che parla solo di roulette)

    Edited by ping - 17/3/2006, 17:46
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    Anche bianco e nero sono continuamente accostati, ma uno è il negativo dell'altro.
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    No Kruger, non vieni accostato ad Enygmista, vieni messo in contrapposizione.
    È molto diverso.
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    Certo Trevix, è molto probabile che quell’affermazione non sia stata dettata da una convinzione ma bensì da altri motivi, ed il fatto non preclude le possibilita' positive del suo metodo. Però queste sono illazioni, non lo posso sapere con certezza e, purtroppo, non possiamo chiederlo a lui.

    saluti
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    X Pascal

    Proviamo ad intenderci.
    Premetto che, avendo letto poco al confronto di molti altri utenti, considero il mio livello di preparazione abbastanza basso.

    Lo ripeto per l’ennesima volta.
    Non mi interessa sapere se Kruger ha un sistema vincente o meno. Non posso dire che non sono interessato alla sua metodologia, sarei un bugiardo, però è un fatto marginale.
    L’unica dimostrazione che potrebbe dare sarebbe quella di spiegare il sistema, non esiste altra forma, ne per lui ne per nessun altro, a meno che non si faccia un test per il solito milione di colpi.

    Dovremmo considerare (giudicare) tale personaggio secondo le cose che dice, volta per volta. Non in forma assoluta, come fai tu, nei suoi confronti o in quelli di Enygmista o dello stesso FM. Non sono politici a cui devi dare il voto, perciò non hai la necessità di trarne un giudizio globale.
    È in questo che ci differenziamo. Kruger non è per me un idolo. Lo stimo, ma se dovesse scrivere una cosa irrazionale lo criticherei, come criticherei FM o Marco o qualsiasi altro. Non parto dal principio che “se lo dice la televisione…” devo accettarlo per buono. Abbiamo un cervello per pensare, autonomamente, e giudicare le cose che vengono scritte. E magari alla fine, dopo averne discusso, scopriamo che avevamo torto, ma dovrebbe andarci bene ugualmente perchè avremmo imparato qualcosa.
    Se Kruger dice che non si può battere matematicamente la roulette, faccio i conti, mi rendo conto che ha ragione e lo ringrazio per l’informazione valida. Se Enygmista dice che si può battere matematicamente la roulette, rifaccio i conti, mi rendo conto che è impossibile e lo dico. Farei la stessa cosa ed arriverei alle stesse conclusioni anche scambiando i nomi.

    Credo che Enygmista abbia una forma di selezionare le giocate, magari è anche un ottimo sistema e forse può anche vincere, non lo so. Quello che critico in lui è, come dice Lutrec, “il suo modo di porsi, un modo di porsi visto e rivisto, che suscita solo ambiguità” e la frase “battere matematicamente la roulette”.
    Quest’ultima è la frase che ha fatto dire a FM (credo sia sfuggito a molti) che se così fosse gli verrebbe un gran mal di testa.
    Ma soprattutto critico, senza cattiveria, quelli che lo osannano senza aver prima pensato e/o senza avere le prove di quello che dice.

    Opinioni personali, naturalmente.

    saluti
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    Vorrei veramente capire.

    Da una parte c’è Kruger e dall’altra Enygmista.
    Il primo afferma che non si può vincere a massa pari.
    Il secondo afferma che non solo si può vincere a massa pari, ma che si può farlo in forma constante.
    Il primo sostiene ciò che tutti noi viviamo in prima persona, e cioè che è una dura lotta, con esiti incerti. Quello che afferma è confortato dalla matematica.
    Il secondo sostiene ciò che non si è mai visto, vincere matematicamente osservando 24 colpi e giocandone poi 12.
    Il primo non deve dimostrare niente, perchè 36 è inferiore a 37 e, ripeto, tutti noi sappiamo cosa vuol dire, lo abbiamo visto e vissuto sui tavoli.
    Il secondo deve dimostrare come sia possibile la vincita matematica.

    Su queste basi, c’è chi dice che il primo non potrebbe fare neanche il lustrascarpe del secondo.
    Vengono scambiati i ruoli: il presuntuoso non è più l'onnipotente Enygmista, quello che decide di far cadere la pallina dove vuole, ma Kuger, che afferma che tutto ciò è impossibile.

    Avere la mente aperta non vuol dire sognare, ma essere disponibili ad ascoltare ed eventualmente accettare nuove teorie. Si può addirittura arrivare a credere ad una selezione che porti, di qualche punto, statisticamente, la percentuale a nostro vantaggio.

    Sì, si può essere possibilisti, ma non con l’impossibile. È più facile credere che Enygmista abbia poteri soprannaturali e che veramente possa far cadere la pallina dove vuole.
375 replies since 28/11/2002
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