I professionisti del baccarat

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  1. presente
     
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    Grazie per la descrizione del sistema.

    La tua descrizione non è chiarissima,ma forse l'ho letta troppo velocemente.
    Temo che tu abbia fatto confusione fra "colpi","uscita del 1° banco che potrebbe dare inizio ad un'agglomerazione","agglomerazioni di 2 e superiori dopo un colpo di perdita..
    In altri termini l'ultima frase di "Catalogazione 2" mi sembra in contraddizione con le prime due frasi di "Attacco".

    Cioè:dopo PPBBBPPPBBBBBBPB...cerco un colpo a Banco.E se perdo perché esce P,aspetto un Banco e rigioco il secondo colpo della montantina 1,2 ancora a Banco?
    O mi sbaglio?

    Comunque il principio di base lo si capisce e spero che Toledo e il suo "stato patrimoniale" attuale ne confermino la validità.

    Edited by presente - 4/12/2013, 14:20
     
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  2. presente
     
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    Ciao The nuts!
    Grazie per il tuo intervento.
    Quanto hai scritto sotto la voce "Osservazioni" è chiarissimo e se dici che è la miglior modifica possibile del metodo originale,è la sola da memorizzare.
    La prima parte resta assolutamente incomprensibile per me,ma non preoccuparti, è colpa mia!
    Probabilmente è un problema di lessico.
    Ho a lungo studiato e sperimentato Marigny(risultati negativi!) e forse per agglomerazioni,serie e serie di agglomerazioni non intendiamo la stessa cosa.
    Per me:
    Serie:un susseguirsi di B(minimo 2,ma anche 20...)
    Agglomerazioni di 2:due serie che si seguono P B B P B B B P
    Agglomerazione di 2 delimitata/isolata: P B P P B B B B P B B B B B P B P(cioè un'agglomerazione di 2 serie di B ,che prima e dopo ha un B isolato)
    A un certo punto scrivi:..si giocherà B in modo che questa agglomerazione resti isolata,cioè che si formi B B P B B B B P B B.....isolata dove??


    Volevo però parlarti di qualcosa di più concreto ed interessante.
    Ieri ho letto tutto d'un fiato le due discussioni(questa e "Infallibilità matematica") che trovo bellissime per chi come me,ha studiato a lungo il Punto/Banco.
    I tuoi interventi erano chiarissimi e da essi traspariva una grande professionalità,competenza e disponibilità.
    Ovviamente grazie alle tue spiegazioni,mi sono creato un sistema di attacco che ho sperimentato per parecchio tempo in un Casinò reale.
    Trattandosi di poche sedute,quindi statisticamente non rappresentative,non si possono tirare conclusioni certe.

    Ecco alcune osservazioni:
    -non ci si diverte,ma questo è normale in un gioco di speculazione e ciò mi piace.Ecco perché ho insistito con il sistema del pro americano,che gioca pochissimo.
    -per le poche taglie giocate,i miei risultati sono vicini all'equilibrio, leggermente spostati verso Banco.Normale
    -gli scarti sembrano controllabili,anche se la varianza è imprevedibile e,giocando a massa pari,penso ci vogliano almeno 100 pezzi
    -bisogna dormire al Casinò o viverci in fianco.Ed è necessario un team!Solo su un grande numero di taglie,con pochi colpi giocati per taglia,l'eventuale vantaggio matematico che si riesce a generare,può dare risultati tangibili,anche economicamente parlando.Massa pari per i massimi necessaria.Sulle montanti sono scettico:in un post parli della martingala da 6 o 7 termini a fine taglia: la tassa non ti permette di giocare la martingala a Punto Banco,giocando Banco.
    -tutti i conteggi per i primi 40 colpi non giocati, a mio parere non danno indicazioni sufficienti e l'interpretazione sull'attacco o meno, è troppo soggettiva.
    -molti colpi asimmetrici nei primi 40,fanno pensare ad una continuazione di tale situazione OK,ma nei 20 colpi che restano ne potrai avere 5,forse 6.Secondo me non basta.
    -contare le carte pro-Banco e pro-Punto con relativo ratio,porta a situazioni dove la miglior scelta è non giocare in 9 taglie su 10 almeno.Troppo equilibrio,troppo sovente.Sbaglio?
    -che negli ultimi 20 colpi ,grazie ad un mix "misterioso" delle carte rimaste,ci siano più spesso uscite di Banco,non l'ho notato,anzi.....
    -ecco perché mi appassiona di più quella che tu chiami "soluzione geometrica"

    Chiudo domandandoti quando uscirà il libro del quale hai parlato nei tuoi interventi.
    Cosa potrà esserci di più di quanto già hai scritto con tanta competenza e passione?

    Ciao ed Auguri
     
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    Ciao T.N! Volevo chiederti il massimo scoperto da te riscontrato con il metodo americano utilizzando la tua miglioria e il rendimento medio su colpi osservati e giocati. Immagino che sia largamente inferiore al metodo che esporrai nel tuo libro, ma è comunque un approccio interessante almeno a livello teorico.
    Mi unisco inoltre alla domanda di Presente relativa al tuo libro: quando uscirà? Credo che oltre agli utenti intervenuti nelle discussioni postate da te sul forum vi siano molti altri utenti interessati al tuo libro.

    Ciao
     
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  4. presente
     
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    Grazie The Nuts,ora è chiaro.
    Il sistema Toledo gioca molti più colpi di quanto pensassi.G2 segnale,poi G2 successivo per attacco non è situazione rarissima.
    Gli approcci matematici(simmetrici/asimmetrici e tie) impongono un lavoro di registrazione immane(peggio di Marigny!),che genera situazioni di gioco molto rare,anche se forse molto produttive.
    L'approccio geometrico è più semplice,forse troppo,e penso dia qualche soddisfazione a fronte di sforzi "umani" e non disumani.

    Ho letto di qual tale giocatore 80enne di Nizza che giocava a B,dopo l'apparizione di 4 colpi a B con una montante a scaglioni di 6 termini.
    L'approccio non mi entusiasma.Anzi...
    Invece ti cito un altro giocatore(professionista?) con cui ho avuto uno scambio di corrispondenza e che dice di giocare a Campione, Mendrisio,Sanremo e Montecarlo,-cambia Casinò perché teme di essere espulso(??!!) - che gioca costantemente a massa pari con mise molto alta(i massimi o poco meno) per il colpo isolato a Punto e per il colpo agglomerato a Banco(solo x il secondo ovviamente,perché non sa quanto può durare l'eventuale filotto a B).
    Quindi se esce P(gioca B,sperando che P resti isolato) se perde attende un B per giocare il secondo colpo a B(agglomerazione).
    Sono certo che hai esplorato questa forma di attacco.
    E' sicuro che i colpi isolati a Punto sono più frequenti di quelli a Banco e che le agglomerazioni a Banco sono più frequenti di quelle a Punto.
    La varianza è il pericolo numero uno(ma anche per Toledo o tue modifiche),quindi 100 pezzi di capitale sono indispensabili.
    Puoi darmi un parere?

    Attendo con ansia di sapere come proporrai "la tua opera".
    Ciao
     
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  5. ilproc1
     
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    Ho letto di qual tale giocatore 80enne di Nizza che giocava a B,dopo l'apparizione di 4 colpi a B con una montante a scaglioni di 6 termini.
    L'approccio non mi entusiasma.Anzi...

    Ciao Presente,non sono completamente d'accordo con te: trovo l'idea di base interessante ,anche se il metodo ha probabilmente altri sviluppi a noi ignoti . Personalmente trovo questa discussione molto proficua,e ringrazio T.N. per gli ottimi contributi.
    Da veterano "puntoebanchista" sono convinto che esistano dei professionisti del pb , come sono convinto che la "vittoria " è costruibile solo con un gioco selezionatissimo a massa pari : qualunque approccio con alla base una qualsivoglia montante subirà ineluttabilmente una fatale Nemĕsis ...prima o dopo, con dissolvimento di qualunque capitale.
    PB è certamente il gioco che si presta a un gioco a massa pari selezionato ,per le sue regole ,per il vantaggio b , per la sua diversità rispetto alla lontana parente :la roulette .
    Rimango in attesa di leggerVi on assoluto piacere !
     
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  6. presente
     
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    Pienamente in sintonia con te sulla seconda parte del tuo post.
    Quanto al sistema del giocatore di Nizza,mi piacerebbe capire,per cambiare idea se necessario,il perché tale metodologia sarebbe solida o addirittura vincente.
    Quando poi si dice che gioca con una montante a scaglioni....
    Al Punto Banco,hai ragione,secondo me vale sola la massa pari,al limite un solo raddoppio di puntata(1 e/o 2 pezzi,quindi)
     
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  7. ian curtis
     
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    Ringrazio the nuts per l'esposizione dell attacco del professionista Americano.... sembra interessante.

    Volevo inoltre precisare che ho avuto le stesse vostre esitazioni quando l'illustre giocatore di Nizza mi espose il suo attacco, pensando fosse un povero vecchietto ignorante in materia.... ma scoprì quasi subito che non era così. Mi raccontò che i suoi studi sulla roulette cominciarono negli anni cinquanta, più tardi entrò a far parte dell equipe del professor Daniel.... dopo decenni di studi semplicemente concludeva che alla roulette non si può vincere.... (mi parlò molto bene però di una variante del gioco paradossale mai pubblicata, il miglior sistema mai realizzato secondo lui)

    Ora... se con tutta questa conoscenza gioca il suo attacco ci sarà pur un motivo no? Per montante a scaglioni intendo: 6 volte un pezzo, 6 volte 2 pezzi , 6 volte 3 pezzi ecc. fino al rientro dello scoperto. Sostenne che negli ultimi dieci anni non superò mai come capitale impiegato 100 pezzi. Inoltre, questo non lo disse ma lo intuì, dopo due figure da quattro ( quindi due perdite) attendeva una figura da cinque per iniziare l'attacco per l'agglomerazione.... allo stesso modo si comportava per le figure superiori.
    Questo attacco alla roulette non avrebbe senso naturalmente, produrrebbe gli stessi scarti di qualsiasi altro attacco... ma al punto banco non è cosi....

    Per presente..
    l'attacco da te citato giocare banco dopo il primo punto e giocare banco dopo il primo banco, è l'attacco più pericoloso in assoluto, provoca degli scarti insostenibili... consiglio di evitare assolutamente.

    Visto che si parla di massa pari, vedremo in seguito quello che secondo me è il miglior attacco al punto-banco.
     
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  8. presente
     
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    Grazie ian Curtis,il tuo intervento è interessante.
    The Nuts ci ha aperto gli occhi su un mondo quasi totalmente nuovo,almeno per me,anche se,da un punto di vista pratico vedo difficilissimo applicare le sue teorie pur validissime(tempo al tavolo,capitale, vincite modeste,puntate pochissimo frequenti,necessità di un team,etc.)

    Anche il sistema del giocatore di Nizza gioca pochissimo(2/3 colpi a taglia, se va bene).
    Può darsi che l'attacco sia valido,ma la montante a scaglioni,veramente non la capisco:a Punto Banco la trattenuta del 5% quando vince B, dovrebbe dissuadere dall'utilizzare qualunque montante.
    La montante a scaglioni a 6 termini(una Bread Winner un poco più lunga) lo può lasciare per mesi e mesi in attesa di rientro dallo scoperto,come la massa pari del resto,ma con esposizione di capitale più alta.Con il termine 2 basta il 50% di colpi vincenti per recuperare tutti gli 1 persi,ma con il termine 3 ne servono molti di più per recuperare tutti i 2 persi,con il termine 4 ancora peggio per recuperare i 3 e così via.

    Sono in sintonia con te,quando dici che giocare B dopo un solo Punto o dopo il primo Banco é pericoloso e troppo semplicistico.

    Proveremo anche con il Toledo:gioca 2 colpi al massimo a taglia secondo me,ma al Punto Banco ci si deve rassegnare:si devono giocare pochissimi colpi selezionati e per quanto mi riguarda,ad ogni seduta,10 pezzi di capitale,stop a +2 o addirittura a + 1 se vado al Casinò 2 o 3 volte a settimana,ovviamente non giocando ai minimi del tavolo.

    Ciao

    Edited by presente - 12/12/2013, 12:10
     
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  9. ilproc1
     
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    [QUOTE=ian curtis,28/11/2013, 09:10 ?t=67441501&st=15#entry547382380]
    Andrè legava insieme le taglie quindi non c era un inizio ed una fine, era una permanenza continua. Ogni volta che si presentavano 4 banchi attaccava....fino al primo colpo di punto. secondo me, ma di questo non me ne parlò, aveva qualche stop sulla permanenza grafica in determinate situazioni....
    Questo attacco giocato in modo meccanico porta il vantaggio del banco sul punto a oltre il 2,5% (escludendo la tassa) chiunque possieda baccarat buster può verificarlo..... la forza dell agglomerazione di una chance già favorita non è da sottovalutare....

    Grazie a Ian Curtis per le ulteriori delucidazioni sul metodo di Andrè ,probabilmente il signore francese ,con opportune mosse, con pazienza a volte giobbesca , riesce a essere vincente con un capitale 100 mai totalmente usato.
    E' il ragionamento di base interessante (per Presente), cioè l'attacco dopo una determinata serie ( in questo caso 4 banchi ): i miei attuali studi si muovono lungo questo crinale e analizzando lunghissime permanenze si trovano spunti interessanti...anche se il sacro Graal ancora non è stato trovato!
    Abbiamo alcuni "spunti" ....certe serie ( 4b e ...dintorni ) ...il vantaggio di "mister " b ....la volontà di costruire uno studio a massa pari...o quasi... la puntata selezionata e ...molto studio.
    G.T.

    Si può negare, se si vuole, quasi ogni astrazione: giustizia, bellezza, verità, divinità, Dio. Si può negare la serietà, ma non il gioco.

    Edited by ilproc1 - 13/12/2013, 08:33
     
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  10. ilproc2
     
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    CITAZIONE (ian curtis @ 12/12/2013, 09:36) 
    Visto che si parla di massa pari, vedremo in seguito quello che secondo me è il miglior attacco al punto-banco.

    Grazie Ian...attendo con interesse la Tua esposizione sulla massa pari.
     
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  11. jo_valachi
     
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    CITAZIONE (ilproc2 @ 14/12/2013, 13:02) 
    Grazie Ian...attendo con interesse la Tua esposizione sulla massa pari.

    ciao, ti ricordi di me??? abbiamo fatto una chiacchierata di 2 ore su skype in conferenza con tuo fratello, a proposito, quand'è che torna dall'altra parte del mondo???
    ehehehheh ciao
     
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  12. ilproc3
     
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    Ciao jo...un piacere leggerti ,certo che ricordo perfettamente!Tra qualche giorno il fratello ritorna!Un salutone!
     
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  13. presente
     
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    Ho incontrato un amico che vive a Filadelfia e che frequenta abbastanza regolarmente i Casinò di Atlantic City.
    Ho scoperto che i counters professionisti al Black Jack sono in costante ed inesorabile diminuzione (contromosse dei Casinò!) e chi resiste cerca disperatamente negli Usa piccoli Casinò dove le regole sono ancora accettabili per i counters.
    Ho scoperto invece con sorpresa che sono in forte aumento i professionisti del Baccarat,che costituiscono un gruppo molto discreto,che non parla troppo dei successi,ma che vive molto meglio oggi dei counters Black Jack.
    Finché dura.....
    Per quanto riguarda la roulette,stendiamo un velo pietoso:no professionisti,qualche giocatore compulsivo ,roulette ad un solo Zero in aumento,ma i giocatori sono sempre meno.
    Di qui l'interesse di questa discussione che grazie a The Nuts ed agli altri interventi ha aperto gli occhi a molti giocatori ignari che il Punto Banco fosse un gioco da NON trascurare assolutamente.
     
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    Noto con grande piacere che la discussione si sta irrobustendo con interventi interessanti.

    Scrivo i miei brevi commenti su quanto scritto da presente e altri utenti.

    Il metodo di ricercare un colpo a banco dopo l'uscita di un banco e/o quello di mantenere isolato un colpo a punto, sebbene teoricamente ineccepibile (o quasi), si scontra frontalmente con il problema della varianza.
    Il modello "gioca B dopo B e gioca B dopo P", architettato in qualsiasi modo e con qualsiasi modifica, conduce ad enormi oscillazioni che rappresentano un ostacolo imponente in quanto dalle nostre sperimentazioni diventa vana ogni manovra intesa a ridurre questi fenomeni oscillatori.

    Per poter ottenere un qualche vantaggio sfruttabile nella pratica, supponendolo possibile, bisogna aumentare l'incidenza delle variabili e un metodo primordiale potrebbe essere quello esposto da ian, cioè di attaccare il banco dopo una sua apparizione multipla (più o meno lunga).
    Benchè interessante, sfortunatamente un attacco "semplice" come quello di giocare per il banco dopo 4 (o più) apparizioni non ha dimostrato di portare particolari vantaggi per il giocatore. Si nota che il punto di selezione è comunque neutro, cioè slegato da altre variabili (le intermittenze, per esempio, le modalità di apparizione, il punto di formazione, il rapporto quantitativo e qualitativo con i colpi a punto, etc), se non la consecutività di 4 uscite omogenee. E naturalmente il tutto si espone ad una varianza pazzesca e perciò non ci sembra questo il modo di procedere (questo non vuol assolutamente dire che il giocatore di Nizza non sia una persona seria e vincente, ma sicuramente aveva adottato misure aggiuntive a sostegno di questo approccio).

    @presente:
    probabilmente sceglieremo la via del mini "seminario" perchè, oltre a molti altri motivi, crediamo che soltanto l'interazione fra persone può garantire la comprensione delle idee e le conclusioni tratte dopo anni di lungo lavoro.

    Sempre che quanto esposto non aiuti ad estrapolare in qualche modo la faccenda.

    E fra pochissimo esporrò brevemente un concetto molto interessante del baccarat.

    A dopo

    T N







     
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    Il concetto che volevo accennare è semplicissimo ma estremamente significativo, perlomeno per chi riesce ad intravedere gli spiragli del caso.

    "L'andamento di ogni sabot di baccarat tende a mantenere determinate caratteristiche per la prima parte del mazzo, poi queste caratteristiche tendono ad invertirsi con l'avvicinarsi del completamento delle carte

    Questa frase è il frutto di una lunghissima sperimentazione al pc (alcune centinaia di milioni di sabot) e, detto per inciso, non è una nostra scoperta, ma la conclusione di un lavoro americano giunto a noi per puro caso. (lavoro venduto a suon di bigliettoni verdi).

    Riassumendo e semplificando il tutto per ovvi motivi, gli autori suggeriscono di ricercare determinati trend nei primi 10-15 colpi del sabot (ovviamente a 8 mazzi, quindi bisogna fare le proporzioni con i sabot a 6 mazzi), per poi seguire gli andamenti più significativi (puntando a tappeto) e abbandonare l'attacco una volta conseguito un determinato utile (goal win) o una malaugurata eventuale perdita (stop loss).

    Il concetto è che ogni singolo sabot presenta determinate caratteristiche, a dire degli autori, individuabili, sfruttabili e...abbandonabili al "punto giusto".

    Dirò poi delle differenze con il nostro metodo, intanto vediamo i 3 punti salienti di questo approccio:

    1- individuazione di un pattern;

    2- puntate effettive a tappeto;

    3- abbandono dell'attacco, perchè ritenuto anti-economico.


    1- Individuazione di un pattern

    Questa operazione va effettuata, empiricamente, nei primi 10-15 colpi usciti e le modalità sono molteplici: classificazione del "calore" di una chance sull'opposta; preponderanza vincente di un attacco su un altro (tipo ultima chance uscita, oppure il classico ed europeissimo "derniere-avantderniere", "calore di certe figure (intermittenze, gruppi di 2, etc). In caso di mancata indviduazione di queste oscillazioni in un senso o nell'altro, ci si astiene dal puntare e si attende il sabot successivo.

    2- Puntate effettive a tappeto

    Se si ritiene, empiricamente, che un ballottaggio è favorito sull'altro, si inizia a puntare seguendo il pattern e cercando un utile che varia in base all'aspettativa e al capitale del giocatore (solitamente +3).

    3- Abbandono dell'attacco

    Un attacco va abbandonato se ha prodotto la perdita di un tot di pezzi e gli autori suggeriscono di arrestare il gioco quando la cassa, per ogni sabot, raggiunge il valore di -4. Se si decide di prolungare l'attacco oltre la soglia del +3 di utile, si continua fino al primo colpo di perdita. Questo accorgimento servirebbe ad avvantaggiarsi dei periodi positivi, arrestando quelli negativi.

    Secondo gli autori e le loro sperimentazioni, la prima metà (2/3) del mazzo tende ad alimentare e mantenere certi pattern, mentre la seconda metà (o il restante 1/3 sabot) è incline a riportare una sorta di bilanciamento. E questo si verifica per la maggior parte dei sabot, perciò adottando un modello di gioco a queste caratteristiche, secondo loro, si ottiene un vantaggio a lungo termine.

    Gli autori non se la sentono di propugnare di giocare per una "compensazione" finale dei fenomeni di un sabot, semplicemente adducendo come motivo che "in ogni caso non si va contro un pattern" perchè potrebbe ripresentarsi dopo un periodo di stallo intermedio. Pensiamo che questa motivazione sia attribuibile a tematiche prettamente di marketing, in quanto il mercato degli eventuali acquisitori di sistemi di baccarat è quasi esclusivamente asiatico (gli asiatici in genere odiano giocare "contro" i fenomeni preponderanti, cioè contro un trend).

    Le nostre osservazioni

    Pur dando per scontato che la "Legge" riscontrata sia vera (e probabilmente lo è), nutriamo forti dubbi che un tot di colpi iniziali sia sufficente a garantire una certa affidabilità predittiva futura; ci potrebbe piacere l'idea di proseguire l'attacco se le cose vanno bene e anche quella di arrestare le puntate in caso di una serie di riscontri negativi; non capiamo invece perchè (escludendo eventuali ragioni di marketing) non si voglia giocare sul riscontro teoricamente più "sicuro": un bilanciamento del sabot finale, seppur parziale, di quanto avvenuto in precedenza. Se all'apparire di un trend iniziale-intermedio di x, y e z, poi ogni sabot tende a produrre una piccola compensazione finale di "anti-x", "anti-y" e "anti-z", perchè non concentrarsi su queste supposte apparizioni (comunque testate dopo moltissimi colpi al pc)?

    In effetti, il metodo, magari pur plasmato su basi statistiche incontrovertibili, ci pare troppo "empirico": un tot di colpi di osservazione, un tot di puntate, un tot di utile, etc.

    Nonostante questo e l'applicazione pratica suggerita, le conclusioni sperimentali cui sono giunti questi studiosi sembrano interessanti.
    Un sabot di baccarat non è un modello "tutto può succedere", tipico di altri giochi. E la somma di questi fenomeni segue determinate caratteristiche, confermando i nostri studi che comportano risvolti pratici di tutt'altro genere.

    Più che assecondare la formazione di eventuali trend iniziali in un periodo limitato e invertirli alla fine, i sabot si dispongono in distribuzioni "geometriche" composte da tasselli ed è vero che la maggior parte di questi sabot differiscono al termine rispetto all'inizio o al medio mazzo.
    Non tutti i sabot, si badi bene, ma la maggior parte dei sabot.
    Perchè non sempre si può individuare una figura geometrica: basta riuscirci la maggior parte delle volte.

    T N
     
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85 replies since 7/11/2013, 00:20   15815 views
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