Il significato di Forum

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  1. matriosca11
     
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    Ha dimenticavo........

    scusatemi se nei miei post non uso un linguaggio molto sofisticato e per gli eventuali errori grammaticali, ma purtroppo per motivi personali non sono in possesso di nessuna laurea e di nessun diploma, ma questo non mi impedisce ugualmente di esprimere il mio parere, e tantomeno di pensare di essermi incanalato sulla strada migliore per il raggiungimento del mio obiettivo (VINCERE)........

    Saluti
    Matriosca.
     
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  2. bj1
     
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    CITAZIONE (matriosca11 @ 23/5/2004, 09:18)
    X i sostenitori della massa pari.

    analizzare come potremmo ottenere la vincita giocando a massa pasi.

    Le possibilità di giocare a massa pari :


    seguire una scelta di puntata (sempre dello stesso valore) seguendo uno schema già prestabilito


    Chiaramente, vorrei far notare che l'unico vero modo per riuscire a far chiudere tutti i casinò del mondo, sarebbe proprio quello di riuscire ad individuare una cosa del genere, in quanto il giocatore che utilizza una manovra finanziaria, pur essendo vincente, non potrà mai sbancare nessun casinò, perchè le vincite che potrà ottenere saranno sempre molto più basse di quello che si può immaginare proprio per il fatto che per restare nei massimali delle puntate sarà costretto a partire con la puntata del valore minimo consentito, per poter eventualmente effettuare la puntata massima quando incontrerà la sua lunga fase negativa, (che inevitabilmente arriverà) e quindi pur trovandosi in circostanze dove vincerà dei colpi che sembreranno notevoli, in realtà in quel momento stà semplicemente riavendo quello che nei colpi precedenti aveva perso, mentre chi sostiene di vincere a massa pari, potrebbe (effettuando le sue giocate sempre con il massimo della puntata consentita) vincere somme esorbitanti


    Bravo, hai descritto bene la cosa.

    Chi gioca montanti può solo perdere alla lunga, o se ha molta ma molta fortuna vince gli spiccioli dopo aver messo a repentaglio un patrimonio.


    Chi gioca a massa uguale ha identificato eventi che sono, nel breve periodo, molto frequenti, tanto da fornire una plusvalenza di colpi V rispetto ai colpi P. Non proprio "gioco sempre rosso" o "sempre nero" ma esistono, basta solo saperli vedere. Nel lungo periodo tutto si equilibrerebbe ma noi giochiamo sul breve e questo non ci riguarda.

    Io personalmente gioco da vari anni, da quando mi sono convertito alla massa uguale (anch'io come tutti ho passato un periodo in cui giocavo montanti), e posso contare su uno score di circa il 55% di colpi V/T tassa pagata.

    Non sono d'accordo sul fatto di giocare i massimi ma non serve che torni a dire i motivi.

    A parte però lo score che mi fornisce qualche pezzettino di vincita, la massa uguale è vincente anche per chi perde, se capite cosa intendo. Con la massa uguale si toglie lo stress del gioco, si elimina completamente il pericolo di rovina, si risolve in poche parole tutto il problema del gioco d'azzardo, che diventa così un divertimento come tutti gli altri, alla peggio si paga qualcosa per averlo fatto, e magari si vince anche.

    Chiunque dotato di normale intelligenza a questo punto ha capito il mio discorso. C'è anche chi non capirà mai, e questo è il vero giocatore, il malato, l'ossessionato, l'illuso che vuole risolvere la propria vita dentro un casinò. Sono questi che mi fanno dubitare che il giocatore sia un essere pensante, come si diceva qualche post indietro.

    BJ
     
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  3. matriosca11
     
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    CITAZIONE (matriosca11 @ 23/5/2004, 09:18)
    X i sostenitori della massa pari.

    analizzare come potremmo ottenere la vincita giocando a massa pasi.

    Le possibilità di giocare a massa pari :


    seguire una scelta di puntata (sempre dello stesso valore) seguendo uno schema già prestabilito


    Chiaramente, vorrei far notare che l'unico vero modo per riuscire a far chiudere tutti i casinò del mondo, sarebbe proprio quello di riuscire ad individuare una cosa del genere, in quanto il giocatore che utilizza una manovra finanziaria, pur essendo vincente, non potrà mai sbancare nessun casinò, perchè le vincite che potrà ottenere saranno sempre molto più basse di quello che si può immaginare proprio per il fatto che per restare nei massimali delle puntate sarà costretto a partire con la puntata del valore minimo consentito, per poter eventualmente effettuare la puntata massima quando incontrerà la sua lunga fase negativa, (che inevitabilmente arriverà) e quindi pur trovandosi in circostanze dove vincerà dei colpi che sembreranno notevoli, in realtà in quel momento stà semplicemente riavendo quello che nei colpi precedenti aveva perso, mentre chi sostiene di vincere a massa pari, potrebbe (effettuando le sue giocate sempre con il massimo della puntata consentita) vincere somme esorbitanti

    bj1:

    Bravo, hai descritto bene la cosa.

    Chi gioca montanti può solo perdere alla lunga, o se ha molta ma molta fortuna vince gli spiccioli dopo aver messo a repentaglio un patrimonio.

    Matriosca:

    Ero sicuro che il mio intervento non avrebbe fatto combiare idea a nessuno, e non era certo questo il mio scopo.

    bj1:

    Io personalmente gioco da vari anni, da quando mi sono convertito alla massa uguale (anch'io come tutti ho passato un periodo in cui giocavo montanti), e posso contare su uno score di circa il 55% di colpi V/T tassa pagata

    Matriosca:

    io invece, ho passato molto tempo alla ricerca della vincita a massa pari, e gran parte di quello che mi sono costate le varie prove effettuate seguendo questo criterio, le stò recuperando da quando a cambiato strada e oggi come oggi mi rendo conto di quanto tempo ho buttato cercando di trovare "la luna nel pozzo".

    Con simpatia
    Matriosca.
     
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  4. bj1
     
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    Simpatia ricambiata.

    Buona fortuna per le tue montanti.

    Magari potresti descrivere un pò come giochi, così sapremmo di cosa parliamo. C'è infatti montante e montante, alcune sono pazzesche e altre più sensate e ragionate. Come sono le tue?
     
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  5. matriosca11
     
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    Non ho parlato di montanti, ma di manovre finanziarie a ripartizione, e comunque ripeto che sinceramente sull'argomento ha già detto molto kruger, anzi leggendo quello da lui spiegato, pensavo che la maggior parte avesse capito fin troppo, ma visto che così non è stato, non credo che io sia in grado di spiegarmi meglio di lui.

    Ad ogni modo, considerando che i suoi interventi sono serviti solo a fargli ricevere insulti e considerazioni del tipo (è un esaltato) credo non sia il caso che io ripeta i concetti da lui professati.

    Scusate ma ora vi devo lasciare, l'unico consiglio che vi posso dare, è quello di valutare sempre con attenzione anche le tesi che inizialmente non condividete, perchè a volte capita anche di doversi ricredere su cose che ritenevamo inaccettabili.

    Saluti
    Matriosca.
     
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  6. bj1
     
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    Ecco, questo è la prova inconfutabile che i forum sono UNA PERDITA DI TEMPO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Scrivo da anni, ormai, ma non ho mai tratto benefici superiori a quelli che ho distribuito.

    TEMPO PERSO.


    Ciao a tutti, spero per sempre.

    BJ

    Edited by bj1 - 23/5/2004, 13:53
     
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  7. Marco1
     
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    Contestare K su un piano matematico è veramente sbagliato, perché non scrive nessuna eresia, anzi esprime una equazione incontestabile : ho una frequenza X che non può scendere al di sotto di certi livelli Y e su questo ci costruisco una ripartizione finanziaria.

    Inoltre il suo concetto di gioco, sfrutta proprio la matematica statistica che conosciamo come derivazione dell’integrale di Bernulli.
    Su due forze statistiche uguali ( ed è il caso delle chance semplici) lo scarto è dato dai 4/5 della RDQ dei colpi totali presi in considerazione.

    E tali frequenze essendo per sua ammissione, minoritarie, mantengono inalterata la condizione statistica di base incontestabile, cioè quello di perdere 1,35%.

    Dunque basando il proprio gioco sullo scarto, che aumenta come valore numerico all’aumentare dei colpi, pagando per intero la tassa cioè accettando l’ipotesi di meno colpi rispetto al banco ( frequenza minoritaria), la matematica è dalla parte di K.

    In cosa allora è contestabile il sig. K ? Direi nello sfruttamento reale del piccolo scarto.
    Ovvero nella possibilità pratica di poter mettere a frutto un concetto statistico indiscutibile.
    Ma qui ci dobbiamo arrestare, perché non viene spiegato il come, e tutto si ferma al credere o no alle parole di K.

    La mia posizione è che non è tecnicamente sfruttabile il piccolo scarto, ma resta un’opinione, con questa affermazione potrei benissimo fare la parte della volpe che non riesce ad arrivare all’uva….

    Marco


     
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  8. rosner
     
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    Partiamo dall ABC che è meglio.
    Qualsiasi persona la quale affermi che sia possibile speculare (alla lunga) alla roulette, massa pari o montante, sta dicendo un eresia matematica. Fin qui non ci piove, se qualcuno è di idea contraria probabilmente (anzi sicuramente) non conosce bene la matematica.

    Ad esempio:
    "esprime una equazione incontestabile : ho una frequenza X che non può scendere al di sotto di certi livelli Y e su questo ci costruisco una ripartizione finanziaria."

    Logica di ferro (sillogismo) ma, purtroppo, quello che è contestabilissimo è l'affermazione "non può"

    Comunque anche io come molti penso che sia possibile vincere alla "faccia della matematica".

    Saluti
     
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  9. sobolev
     
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    x Marco1
    certamente non siamo in grado di valutare se quanto afferma Kruger corrisponde a verità o meno.
    Non penso sia in discussione la manovra finanziaria, o ripartizione delle puntate, quanto la possibilità che esistano fatti con frequenze, anche minoritarie, ma certe, Detto in parole povere: eventi sicuri in un determinato lasso di tempo ben misurabile da un minimo ad un massimo.
    Chiarito questo l'applicazione di una corretta manovra finanziaria diventa quasi secondario.
    Io ho qualche idea in proposito, ma mi piacerebbe conoscere la tua opinione in merito.
    saluti

    x Rosner
    allora: massa pari no, montante no, frequenze certe no, e nonostante tutto rimani convinto che sia possibile vincere alla faccia della matematica............
    Mi spieghi secondo te dove si troverebbe il bandolo della matassa?
    saluti
     
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  10. Marco1
     
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    A me sembra che ci sia molta confusione sul termine matematico.
    E’ matematica la sconfessione della massa pari, perché 37 è una grandezza superiore a 36.

    Per il resto è logico che se non ci fossero i limiti di puntata una martingala sarebbe prima o poi vincente dal momento in cui una roulette non può produrre per sempre una sola chance.

    Ma vi assicuro che non è un concetto matematico dire che esiste un limite di puntata in un casinò, si esce dalla matematica per entrare in una prassi applicativa.

    Dunque il concetto esatto sarebbe: la martingala è matematicamente vincente ma non si può applicare praticamente per limite di capitale e di puntata, ma già c’è un distinguo enorme tra ciò che non è possibile matematicamente in quanto calcolo di grandezze, e ciò che non è possibile solo praticamente ( e questo qualsiasi matematico lo sa bene).

    Altro concetto spesso usato per indicare matematicamente la difficoltà con l’applicazione di montanti è il concetto di misura di scarto, che lo si può semplificare in 4/5 RADQ (N), a cui si somma lo scarto negativo della tassa. Se in 100 colpi abbiamo un deficit di 9,35
    pezzi, se continuiamo il gioco in 100000 avremo un deficit di 1602 pezzi e così via ,sempre ad aumentare più aumenta il numero di boules.

    Ma anche questa relazione è un concetto di media che è utile solo per dimostrare l’impossibilità matematica della massa pari e non delle manovre, perché anche la più cretina si fa beffe del concetto di scarto di derivazione Bernulli.

    Allora non scambiamo la matematica, e la statistica che è calcolo , per quello che è invece osservazione comportamentale della macchina. Infatti la macchina se ne frega della media e produce movimenti imprevisti e non calcolabili, che quadrano poi mediamente solo nei grandi numeri, ma non ci interessa.
    E’ in quell’imprevisto, che può durare tanto a lungo da assorbire capitali enormi, che le manovre possono naufragare.

    La questione sollevata da Kruger ora, da Sergio e i Gambilng B. nell’altro forum anni fa, è che ritengono di aver trovato un evento che non ritarda mai oltre una certa frequenza, e quando raramente accade è diluibile in un concetto di ripartizione.

    Ridurre l’imprevisto pagandolo con un evento che non intralcia le leggi matematiche, perché conforme alla legge dello scarto e conforme alla tassa.

    E’ chiaro che se metto in gioco tutte le volte 10 terzine otterrò una gaussiana molto stretta, con pochi punti che escono dal sigma, dunque con una frequenza statistica stabile.

    E’ solo per fare capire un concetto di evento minoritario ( pago 10 ed incasso solo due) che paga al banco la sua stabilità, non è un consiglio di gioco….

    X Sobolev

    I tuoi dubbi sono i miei. E’ chiaro che se K ha trovato un modo di sfruttare il piccolo scarto, si trova in una condizione ottimale, l’equilibrio non esiste. Un regime perfettamente alternato potrà durare solo decine di colpi, poi il gioco si svolge per la totalità in balia dello scarto piccolo e grande. Su questo principio è il gioco di VB, la contro-Gardner.

    A questo proposito mi piacerebbe il parere di un’esperto di V B, come Lutrec, penso che conoscerà bene la contro-G.


    Marco
     
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  11. bj1
     
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    Ciao Marco

    potresti te o lutrec spiegare sinteticamente questa contro Gardner, per favore?

    Io ne ho una versione che non mi convince per niente, probabilmente taroccata....

    Grazie
    Ciao
     
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  12. il logico
     
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    x luipin
    belle considerazioni...
    per la filosofia mi trovi poco daccordo ma, ripeto... veramente un bel post!

    Saluti
     
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  13. olonese
     
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    Il mio approccio al gioco è sempre stato di tipo matematico. La componente individuale o filosofica secondo me vale meno di 0, anzi molto sotto 0.
    Se si riesce a trovare un vantaggio, dimostrabile matematicamente (carte) o empiricamente (roulette), 1000 persone diverse che applichino un dato sistema, dovrebero applicarlo tutte nello stesso modo. Qualsiasi variazione sul tema, rispetto la strategia ottimale, è deleteria.
    Chiaramente sono mie opinioni

    Saluti
     
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  14. rosner
     
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    Il discorso è matematico, dunque se si dimostrasse alla ruota un vantaggio (e sottolineo anche io empirico) il 99,99% del problema, almeno per chi non è malato, è risolto.

    Ovviamente poi entreranno una lunga serie di considerazioni personali:

    Capitale disponibile
    Tempo disponibile
    Valutazioni diverse del miglior equilibrio rischio/profitto ecc.....
    Ecc.. ecc...
     
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    Ho letto con moltissimo interesse i commenti dei partecipanti più esperti alle indicazioni fornite da kruger e sono stato incuriosito dagli accenni fatti in merito alla secondarietà (intesa come problema di non difficile soluzione) dell’aspetto concernente le possibili “manovre finanziarie a ripartizione”.
    Confesso che in proposito le mie conoscenze sono alquanto scarse ma mi sembra di intuire che si tratti di modalità di calcolo delle puntate atte a recuperare solo parte degli scoperti accumulati ed evidentemente finalizzate a mantenere sotto controllo l’incremento delle poste e degli stessi scoperti. Il recupero completo dello scoperto è affidato quindi al ripetersi, entro una fase di gioco relativamente breve, dell’evento o degli eventi che consentono di concludere positivamente l’attacco.
    Non so se ho interpretato correttamente il significato; sarei comunque molto grato a chiunque fosse in grado di suggerirmi una manovra in grado di azzerare o quasi lo scoperto ogni volta che si incontra una lunga sequenza di colpi vincenti consecutivi (ad esempio 10), riuscendo però nel contempo a limitare l’incremento dello scoperto nel caso in cui (ovviamente la stragrande maggioranza delle volte) detta sequenza non si realizzi.
    Personalmente ho tentato di seguire, con esiti statistici non pienamente soddisfacenti, una strada basata sul recupero progressivo di una certa percentuale dello scoperto di partenza (quello registrato prima dell’inizio della sequenza di colpi favorevoli): ad esempio 1% fino al 1° colpo vincente, 5% al 2°, 3° e 4° colpo, 10% al 5° colpo, 15% al 6° colpo, 20% al 7°, 8° e 9° colpo.
    Ovviamente non esiste una ripartizione percentuale migliore in assoluto; a seconda della permanenza incontrata possono a volte risultare più efficaci manovre maggiormente aggressive (con percentuali più altre nei primi colpi della sequenza).
    Fatta questa premessa, vorrei poter capire se una manovra “a ripartizione” potrebbe essere un alleato migliore per vincere la gara di resistenza da me ipotizzata.
    Un ringraziamento anticipato a chi mi aiuterà a chiarirmi le idee.
     
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