Il significato di Forum

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  1. Reb
     
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    Condivido in pieno (rispondo anche se il messaggio non era per me).
    Reb.
     
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  2. kruger
     
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    Xping

    "Morale : non ho certezze"


    Potrei sottoscrivere in pieno il tuo concetto per la maggior parte delle cose, tranne che per la roulette. Una certezza c’è: qualunque sia la tua metodologia di gioco, a massa pari perderai ( in un gioco da professionista) l’1,35% sulle semplici e 2,7% sulle multiple. Se parti da questa certezza hai una possibilità di arrivare ad una soluzione, se lasci aperta anche l’ipotesi della vittoria a massa pari, la tua ricerca si impantanerà sulla via degli alchimisti alla ricerca della vita eterna, o delle seghe mentali, per essere meno filosofico.

    Stessa cosa dicasi per il gioco che utilizza martingale o montanti violente, sono perfettamente uguali alla massa pari, dato che inevitabilmente e puntualmente arrivano al salto ( parlo sempre di un gioco continuativo, il domenicale appartiene ad un’altra razza…).

    Per ottenere risultati occorre concentrarsi su poche vie, perché il considerarle tutte è un tale impiego di energie che non basterebbero mille uomini per mille anni, in più se la via è anche fantascienza, lo spreco è totale.


    X il forum

    Non sono un matematico e non sono neppure laureato, ho un diploma in ragioneria ottenuto 30 anni fa che grazie all’esistenza dei casinò non ho mai usato, dunque quello che dico farà meno effetto del titolato di turno, ma per quanto mi ricordo i concetti statistici sono una cosa e quelli matematici del calcolo esatto un’altra, o per meglio dire la statistica è la scienza che si occupa dei fenomeni nel suo insieme, ed è dipendente dai dati raccolti, mentre la matematica è la scienza esatta dipendente solo dal calcolo puro.

    Per cui i due concetti, che taluni vogliono porre in contrasto, ovvero l’impossibilità matematica della vittoria alla roulette e il comportamento, invece mediamente ripetitivo ( il mediamente è d’obbligo) delle permanenze che si evince dalla statistica, non sono affatto in contrasto.

    Il concetto che è impossibile vincere matematicamente alla roulette è valido solo per la massa pari, infatti la matematica non può che occuparsi del calcolo della probabilità per qualsiasi enunciato riguardante il gioco, e il calcolo probatorio riguarda SOLO la massa pari, e la statistica non può che confermarlo con l’analisi reale dei dati, dunque nessun contrasto tra i due, la vittoria a massa pari è impossibile sia matematicamente che statisticamente.

    Però la statistica è di immenso aiuto per chi cercherà di vincere alla roulette con una metodologia che comprende una manovra finanziaria, già una manovra che tende a vincere il 2% dei colpi totali giocati è vincente dello 0,25%, e questo è un dato matematico.

    Cosa ci dice la statistica? Che una permanenza sufficientemente lunga sarà una figura diversa da un’altra permanenza di uguale proporzione, ma ambedue avranno più o meno le stesse modalità di distribuzione, e dove c’è un comportamento ripetitivo ci sono anche i margini per stabilire una metodologia di gioco.

    Dunque il giocatore intelligente non si dedicherà alla ricerca di una frequenza uguale o addirittura maggiore del banco, ma cercherà la frequenza più STABILE e applicherà una manovra a ripartizione e a bassa esposizione.

    La difficoltà risiede ovviamente nell’isolare l’evento stabile, ma in questo vi posso dire che la tendenza a formare scarti di modeste entità è l’evento più stabile in ASSOLUTO che potete trovare.


    Kruger
     
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  3. pavonis
     
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    x kruger: potresti dirmi come raggranellare qualcosina?
    TIn ringrazio.Se vuoi ti posso anche far giocare x me senza dirmi il metodo l'importante è raggranellare.COn la fortuna che hai avuto di scoprire coem battere il banco non credo di chiederti molto,o sbaglio?
    Grazie
     
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    x Kruger

    "Morale : non ho certezze"

    Ti ringrazio della risposta e mi spiego.
    Definisco come incertezze tutto quello che non mi convince e mi comporto di conseguenza, ossia evito di giocare metodi non convincenti. Però, nonostante abbia idee abbastanza chiare sull'argomento, non me la sento di sentenziare.
    I miei post vogliono essere sempre, più che altro, delle leggere provocazioni.
    Credo di non aver mai scritto qualcosa sulle mie idee - anche se a volte ne sento la necessità - perchè già so che dovrei, come minimo, sforzarmi più di quello che può essere mia intenzione, solo per farle capire. Prendendo poi in considerazione il fatto che sicuramente dovrei anche difenderle - e mi andrebbe bene se non ricevessi insulti - ho deciso già da molto di non esporle.
    Per questo ammiro uno come Etabeta : non tanto per le sue teorie, ma molto per la sua disponibilità.

    Più che concentrarmi su poche vie, vado per vie diverse da quelle che hanno scatenato queste discussioni, essendo convinto che siano vicoli ciechi.

    Saluti
     
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    x Kruger
    Premetto che ti ho sempre stimato e considerato anni luce avanti a moltissimi autoproclamatisi tali esperti.
    Se vinci non posso essere che contento per te e mi auguro che eventuali salti che troverai non scalfiranno minimamente le tue vincite.

    Da un punto di vista matematico però non ci siamo troppo. Se consideri la roulette un generatore perfetto (è sempre una forzatura) vincolato da massimi di puntata, qualsiasi manovra o ricerca di evento, alla lunga fornirà esattamente il pareggio (senza 0), sia a massa pari che con montante. Ovviamente particolari manovre, supportate da adeguati capitali possono portare quel "alla lunga" molto lontano.
    E qui non si discute di mie idee ma di matematica.

    Se invece assumiamo che la roulette NON sia un generatore casuale di numeri, allora si può discutere.

    Saluti

    FM
     
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  6. drag
     
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    Allora c'è da discutere del seguente problema:

    La roulette è o non è un generatore perfetto di numeri casuali?
    Mi sembra che sia proprio questo il nocciolo del problema
     
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  7. kruger
     
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    x Pavonis

    Devi rivolgerti ad un mago, mi sembra che qualcuno ci sia sul forum. Il concetto di entrare in un casinò come in una banca a ritirare il gruzzolo è fantascienza.

    Non posso aiutarti, il mio gioco può risultare in passivo anche per alcune settimane, a me quello che interessa è il guadagno alla distanza, a te serve un miracolo.


    x FM

    Il concetto matematico, in un mondo mortale, va inteso compatibilmente con il numero MATEMATICO degli eventi necessari per attuare il suo compimento.

    Non discuto che il bilanciamento ed il pareggio delle chance, e di conseguenza la perdita della tassa in proporzione ai numeri, a volte elevatissimi, di boules per ottenerla, sia matematicamente certo, anzi lo ripeto continuamente, è il de profundis per la massa pari e i seguaci di Marigny.

    Ma l’utilizzo di manovre sposta completamente l’ottica, la vincita matematica diviene certa, solo deve essere compatibile con l’ipotesi di salto ( che in manovre a ripartizione è di poco più espositivo di una massa pari). La matematica ci dice che è possibile che escano 37 numeri diversi in 37 boules, ma ci dice anche in quante boules questo è possibile, e di conseguenza ha poco senso usare la matematica per spiegare ipotesi che sono più lontane dell’implosione del sole e molto più remote (dimostrato) di una collisione distruttiva del mondo con un asteroide.

    Può risultare strano ma è matematicamente più probabile la fine del mondo che 37 numeri diversi in 37 boules.

    L’evento contro cui gioco io ( permanenza in equilibrio assoluto e continuo) non si è mai verificato, e non si verificherà mai in un arco temporale di diverse vite, anche se è matematicamente possibile.

    Kruger



     
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  8. greenpeace
     
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    Kruger,
    affermi che il de profundis di marigny e' il bilanciamento fra 2 chances (in realta' si tratta di cercare una piccolissima compensazione e non un bilanciamento, come affermi Tu)

    Se e' difficile vincere dopo che un evento certo e ineluttabile avverra' dopo una tempesta (cfr Marigny), figurarsi sperare di poter vincere con una manovra che, su qualsivoglia basi si poggia, dovra' per forza tener conto di colpi usciti in passato (altrimenti che manovra e'? su che parametri si basa? Ogni colpo non e' nuovo? Se aumenti una puntata con la tua manovra non e' perche' con le precedenti poste hai perso? E quindi non e' che il passato ti dovra' per forza influenzare il futuro?) Altrimenti ogni puntata ha una speranza di vincita uguale alle altre, nè piu' nè meno.

    Gradirei chiarificazioni in merito.

    greenpeace
     
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  9. kruger
     
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    x Greenpeace

    Non hai capito, io affermo ( ma è un dato di fatto basta verificare) che sono le boules occorrenti per una compensazione di un solo pezzo, ad essere il
    de profundis del Marigny, perché saranno in media in un numero tale da pagare la tassa.

    Naturalmente ciò è valido in un gioco sui grandi numeri, continuato, un professionista vede 1 milione di boules nell'arco della sua carriera.

    Un altro errore madornale commesso dai seguaci del Marigny, è supporre che il comportamento di gruppi o agglomerati sia diverso dalle chance pure. E’ esattamente lo stesso, ma diluito in base alla probabilità di comparizione. Il gruppo di quattro contro il gruppo di 5 e superiori si comporterà esattamente come il gruppo di due contro quello di tre e superiori, ma tutti faranno ( nei grandi numeri) esattamente come il R&N allo stato puro.

    Il comportamento è dato solo dalla percentuale di probabilità, se ambedue hanno il 50%, sarà esattamente uguale a qualsiasi altro 50%.

    Comunque, il Marigny è un ottimo sistema per il giocatore della domenica, non si farà troppo male ed è quello che conta per un non professionista.

    Kruger

     
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  10. peroul
     
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    x Kruger
    complimenti per le tue teorie. Anche io sono giunto alla conclusione (ma ci voleva poi tanto?) che R e N sono, come comportamento del tutto simili ad Agglomerazione contro Intermittenza o gruppi vari.
    E sono anche d'accordo con te quando dici di giocare contro un evento pressocchè impossibile (equilibrio assoulto nerl tuo caso).
    Mi interesserebbe sapere qual'è (se c'è) il tuo capitale di sicurezza.

    Saluti
     
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    Per prima cosa desidero ringraziare kruger per le illuminanti indicazioni fornitemi; in particolare la lettura di alcune parti del testo del Della Moglie (analisi e miglioramenti del metodo Garcia e modalità di ripartizione degli scoperti in base agli scarti) mi ha suggerito una possibile strada per ottenere risultati in linea con la “filosofia” più volte ribadita da kruger stesso.
    Rimane ovviamente la questione della selezione della chance da puntare finalizzata al conseguimento di colpi vincenti che devono essere, se non superiori a quelli perdenti, almeno ravvicinati tra loro in quanto una lunga successione di colpi persi comporterebbe inevitabilmente un rapido aumento dello scoperto.
    Cercando di capire quale criterio utilizzi kruger per sfruttare gli scarti nel “breve termine”, e raccogliendo il suggerimento di convertire la sequenza di colpi vinti e persi in +1 e –1, ho ipotizzato che una soluzione potrebbe essere quella di applicare alla permanenza uno degli strumenti di analisi grafica utilizzati da chi opera sui mercati finanziari.
    In sostanza credo sia possibile assimilare l’andamento della permanenza, inteso come grafico della somma algebrica progressiva dei colpi, a quello registrato dal prezzo di un titolo scambiato sul mercato in un certo lasso di tempo.
    Partendo da tale presupposto si potrebbe cercare di individuare la tendenza a breve utilizzando ad esempio una “media mobile” (indicatore tra l’altro già presente in Excel) in base alla logica secondo la quale se l’ultimo “prezzo” (la somma algebrica di tutti i +1 e –1 osservati) è superiore alla media degli ultimi “n” colpi, la chance che corrisponde al valore +1 è sortita più volte della contraria (creando cioè uno scarto). Lo stesso ragionamento, rovesciato, vale nel caso in cui la somma algebrica sia inferiore alla media mobile.
    Gradirei conoscere il vostro parere (specialmente quello di kruger) su tale approccio.
     
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  12. boule
     
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    x gp1
    la cosa mi sembra molto interessante, in pratica cerchi di inserirti in quelle tendenze momentanee che, da più parti sono viste come un possibile modo di gioco. Io reputo che proprio in tendenze momentanee, ovviamente inserite in un contesto di manovra in perdita a recuperi parziali (lasciamo la massa pari a chi gioca 1 volta al mese)

    buon ferragosto
     
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  13. kruger
     
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    L’oceano del nord della Francia mi rilassa, i casinò, eccetto qualcuno, non sono affascinanti, ma le scogliere, il verde che lambisce quasi il mare e la temperatura tiepida, un vero paradiso.

    Leggo adesso qualche post arretrato e devo dire che questo forum in certi periodi è proprio interessante, in questo caso grazie a Ping e FM che, anche se in sfumata contrapposizione, intervengono su concetti interessanti.

    La roulette è un buon produttore di numeri casuali ( perfetto non può esserlo, qualcuno più istruito di me, potrebbe spiegare l’influenza dell’attrito variabile nel moto dei corpi in scorrimento…e la perfezione va abbondantemente a farsi benedire), ma si può dire a grandi linee che è un produttore di numeri casuali.

    In quanto al passato, direi che esiste solo il passato dato che il futuro è un’ipotesi, ed il presente nell’istante della percezione è già passato, (è matematica quello che affermo e non filosofia), dunque il passato è l’unica cosa che abbiamo.

    Il passato non influenza il colpo nuovo di roulette, verissimo, ma chi è che richiede un simile servizio? Solo chi gioca sui ritardi. Il passato deve servire soltanto ad analizzare il comportamento della macchina.

    Quando affermiamo che la terra gira e domani sorgerà il sole, lo facciamo solo ed esclusivamente in base alle osservazioni del passato, perché la fisica ci dice che ciò potrebbe anche interrompersi, ma la statistica (passato) ed il calcolo delle probabilità ( passato anch’esso) ci forniscono una buona base per affermare con un largo margine di sicurezza statistica che domani sorgerà di nuovo il sole.

    Il passato serve esclusivamente per analizzare, comprendere ed infine capire, vi sembra poco??????

    Guardate il comportamento della roulette, e la sua impossibilità a produrre equilibrio costante continuo, e vincere diverrà più semplice.


    X 8ecavalli

    Bene che alcuni miei concetti ti abbiano stimolato, ma in quanto alla manovra ne ho parlato eccome, ho citato da subito Dalla Moglie ed il suo sistema sulla figura di tre, perché quella filosofia di manovra è quella che adotto. Mi sembra che il concetto di manovra che accenni nel post sia fortemente espositivo.

    Poniamo di giocare un sistema statico, il giocatore gioca costantemente R-N, giocherà così una colonna filtro abbastanza interessante perché riproduce in scala l’andamento ad onda di frequenza.
    Il giocatore NON DEVE tenere conto dei colori e valuterà solo i colpi vinti e quelli persi, lui ha la certezza che perderà l’1,35% ma sa anche che gli spettano circa 49 colpi attivi su 100, che possono essere 490 su 1000, o in qualsiasi maniera intenda una tabella di marcia.

    Si introduce così un concetto di aspettativa che può essere variato a piacere, io potrei ricercare un
    utile di 5 pezzi con una spettanza di 40 colpi attivi su 100, se l’aspettativa è disattesa, perché non ho avuto i 40 colpi di attivo, posso distribuire su altre partite sia il concetto di aspettativa che quello di utile ( a mio piacimento ed in base al capitale\esposizione).

    Distribuire gli scoperti ( e i colpi di utile) sui futuri colpi positivi a qualcuno potrà sembrare di vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato, ma è l’unico modo per battere la roulette, infatti i colpi attivi verranno con la stessa certezza di quelli inattivi.

    Il problema di questo concetto di manovra è dato da un guadagno non immediato perché sposta su partite future una distribuzione, dunque si può giocare a lungo ottenendo solo scoperti, ma fissata una percentuale di resa, sarà poi quella indipendentemente dal tempo occorrente, mi accade da 25 anni e posso stare certo. Leggete comunque Dalla Moglie.

    Ho fatto l’esempio di un gioco statico, ma anche in un gioco dinamico ( da calcolare di volta in volta) è uguale anche se più complicato, il giocatore dovrà dividere il concetto di manovra da quello del gioco e attribuire di volta in volta il valore di vinto o perso al colore che il sistema suggerisce, la manovra è una parte a sé stante e tiene conto non dei colori ma solo dei colpi vinti e persi, aspettativa e ripartizione.

    Questi concetti sono validi solo per un gioco da professionisti, giornaliero, non avrebbero senso per 50 giocate all’anno, la crescita di puntata ( a secondo della ripartizione scelta) può essere mantenuta molto bassa.

    Kruger


     
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  14. 8ecavalli
     
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    x kruger

    Ti ringrazio,come al solito sei gentile e disponibile.

    Ora che rivedo il tuo post,ricordo qualcosa riguardo alla manovra economica,non ho dato peso alla cosa perche' il sistema Dalla Moglie sulle figure di tre (che tra l'altro conosco molto bene) ,mi pare un sistema piu' automatico che dinamico.

    Esso sfrutta il concetto di recupero sulle figure,e da qua,l'aspettativa dei colpi di tre vinti e qundi la figura che chiude.

    Per questo motivo,non mi e' venuto in mente di applicarlo alla manovra che tu consigli,poiche' la vedo dinamica.

    In ogni caso,ho:
    dei colpi vincenti (la figura che chiude)
    i colpi che gioco (che sono gli unici a cui devo fare capo)
    la manovra di recupero (o ripartizione ) dello scoperto

    ora:
    Se mi e' chiaro il gioco della figura di tre, mi e' chiaro il recupero dello scoperto, non mi e' chiara l'applicazione della manovra alla selezione ( R1+,N1-) che tu proponi,visto che in ogni caso sia che tu giochi un colpo ogni tanto,sia che tu giochi ogni colpo,avrai sempre qualche figura di tre che chiude,quindi non capisco la selezione.

    Certamente ogni colpo dovro' avere tre colpi di vincita su cui recuperare una parte o tutto lo scoperto,ma,a meno che tu non tenti di recuperare lo scoperto ad ogni colpo (chiaramente suddiviso) e non mi sembra questo il caso,visto che lo distribuisci su piu' recuperi.continuo a non capire la manovra della figura di tre applicata alla selezione 1+.1-.

    Purtroppo il forum male si adatta a discussioni che si dovrebbero fare a viso onde avere modo di seguire agevolmente un filo del discorso che non si interrompa.

    Ad ogni modo cerchero' se tu sarai ancora disponibile di capire i concetti applicati, (le idee a grandi linee sono chiare,ma scendere nel particolare,se non si hanno le basi diventa piu' difficile),ti ringrazio nuovamente per tutto cio' che stai dicendo,penso che sia oro agli occhi di chi capisce il fondo del Problema roulette e ti auguro buone vincite e riposo.

    saluti
    Sergio
     
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  15. il logico
     
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    veramente notevole il livello che ha assunto questo forum: si parla di scienza e non delle solite seghe mentali: gente come kruger, antonioo, 8ecavalli, ping, lupin, frattale, oltre all'ovvio FM, e tanti altri stanno portando veramente nella direzione giusta. Se partecipasse anche Marco, sarebbe verament e il top!

    Anche io seguo la strada suddetta; il della moglie leggetelo: un italiano ha portato contributi molto maggiori di tanti maestri domenicali francesi; un pò di sano nazionalismo non guasta.

    Nei miei studi, sto applicando il concetto di FM di non recuperare tutto lo scoperto ma di accontentarsi di un parziale recupero che, compensi lo 0 edia un leggero vantaggio sullo scarto in perdita.

    In ogni caso i recuperi stile della moglie penso possano essere migliorati guardando Sadia.

    Chiedevo a Kruger, se possibile, una indicazione di masima del capitale che utilizza e, se cerca sempre e comunque (anche a lungo andare) la vincita.

    Saluti
     
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178 replies since 26/4/2004, 22:39   17138 views
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