-
Marco1.
User deleted
Contestare K su un piano matematico è veramente sbagliato, perché non scrive nessuna eresia, anzi esprime una equazione incontestabile : ho una frequenza X che non può scendere al di sotto di certi livelli Y e su questo ci costruisco una ripartizione finanziaria.
Inoltre il suo concetto di gioco, sfrutta proprio la matematica statistica che conosciamo come derivazione dell’integrale di Bernulli.
Su due forze statistiche uguali ( ed è il caso delle chance semplici) lo scarto è dato dai 4/5 della RDQ dei colpi totali presi in considerazione.
E tali frequenze essendo per sua ammissione, minoritarie, mantengono inalterata la condizione statistica di base incontestabile, cioè quello di perdere 1,35%.
Dunque basando il proprio gioco sullo scarto, che aumenta come valore numerico all’aumentare dei colpi, pagando per intero la tassa cioè accettando l’ipotesi di meno colpi rispetto al banco ( frequenza minoritaria), la matematica è dalla parte di K.
In cosa allora è contestabile il sig. K ? Direi nello sfruttamento reale del piccolo scarto.
Ovvero nella possibilità pratica di poter mettere a frutto un concetto statistico indiscutibile.
Ma qui ci dobbiamo arrestare, perché non viene spiegato il come, e tutto si ferma al credere o no alle parole di K.
La mia posizione è che non è tecnicamente sfruttabile il piccolo scarto, ma resta un’opinione, con questa affermazione potrei benissimo fare la parte della volpe che non riesce ad arrivare all’uva….
Marco
.